FIRENZE – Un finto cantiere, con tanto di trivella alta 7 metri, installato in piazzale Michelangelo a Firenze dall’immaginaria compagnia Trivella Italia spa, per simulare le attività di perforazione di un pozzo petrolifero: sullo sfondo lo skyline della città, deturbato dall’installazione.
E’ la protesta messa in atto stamani a Firenze da Greenpeace Italia contro l’appello all’astensione per il referendum del 17 aprile sulle trivellazioni. “Stiamo trivellando la tua città, ci scusiamo per il disagio, per reclami contattare @matteorenzi” si legge davanti al finto cantiere.
L’invito di Matteo Renzi all’astensione, spiega l’associazione ambientalista, “è un vero oltraggio alla democrazia“. “Questa è la domanda che rivolgiamo agli italiani: perché una semplice simulazione di una trivella in una piazza storica del nostro Paese appare assurda e colossi che sono cento volte più grandi nei nostri mari non dovrebbero apparire come uno sfregio insopportabile?” dichiara Greenpeace lanciando un nuovo appello per votare “Sì” al referendum.
Di altro avviso il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che oggi commentando l’iniziativa si è schierato per l’astensione: “Il non voto è una opzione corretta e legittima – ha detto – perché si tratta di un referendum abrogativo e non votare significa evitare che si raggiunga il quorum”. “Il referendum riguarda provvedimenti normativi che consentiranno di tenere aperti impianti importanti che riguardano migliaia di posti di lavoro e inoltre perché non si dice che l’Italia è uno dei paesi più avanzati in Europa nell’uso delle politiche energetiche alternative?”.