ROMA – Farmaci differenti capaci di curare la stessa patologia possono essere messi in concorrenza tra loro nelle gare regionali. A stabilirlo è il Consiglio di Stato in una sentenza in cui dà ragione alla Toscana contro la casa farmaceutica Novartis.
Il caso riguarda due medicinali contro la maculopatia, La Regione Toscana nel settembre del 2014 aveva lanciato un gara per acquistare medicinali contro la maculopatia mettendo in concorrenza due prodotti diversi, il Lucentis e Eylea, che si basano su due diversi principi attivi. La differenza tra il primo (della Novartis) e il secondo è intorno ai 200 euro, calcolando anche il costo delle terapie.
La Novartis aveva fatto ricorso sostenendo che non si può parlare di “medicinali equivalenti”. Il Consiglio di Stato ha dato invece ragione alla Toscana, riconoscendo per la prima volta il concetto dell’ “equivalenza terapeutica” tra farmaci biologici. Nel caso specifico la gara valeva circa 5 milioni di euro all’anno e quindi il risparmio atteso sarà limitato – di poco meno di un milione di euro – ma la decisione può aprire la strada a grossi risparmi per il sistema sanitario.