LIVORNO – E’ stato fissato per il 4 aprile prossimo l’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Livorno per Fausta Bonino, l’infermiera arrestata con l’accusa di omicidio volontario di 13 pazienti dell’ospedale di Piombino (Livorno). L’interrogatorio sio terrà in mattinata nel carcere di Pisa dove la donne è reclusa da mercoledì.
Per ora, le uniche dichiarazioni dell’infermiera che risultano agli atti dell’inchiesta risalgono a quando nel corso delle indagini, è stata sentita dal Nas come persona informata sui fatti.
Per lei oggi parla il suo legale, l’avvocatessa Cesarina Barghini: “Al di là del fatto che la signora Bonino si proclama innocente con tutte le sue forze e non si spiega come si sia potuta formulare un’accusa così infamante, quello che mi sorprende e’ la sicurezza con la quale, in difetto di prove certe o quantomeno di un patrimonio di indizi idonei, si stia attribuendo alla mia assistita una condotta così efferata”. “Nella ricostruzione operata dagli inquirenti – aggiunge – non emergono elementi certi se non la presenza della mia assistita al momento degli eventi, che di per sé non può essere sufficiente
Dalla procura si conferma che la donna è l’unica indagata dell’inchiesta. “Allo stato non abbiamo rilevato alcun elemento di responsabilità delle strutture sanitarie e, quindi, nessuna accusa nei confronti delle strutture sanitarie” ha detto procuratore capo di Livorno, Ettore Squillace Greco. Al momento non risulta nessun movente acclarato, ma le indagini sono ancora in corso. L’arresto della donna è stato richiesto tenendo conto degli elementi indiziari classici, senza tenere in considerazione gli aspetti psicologici, che, emerge sempre in ambienti inquirenti, non risultano adesso così evidenti.