FIRENZE – Oltre 4 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate in Toscana a gennaio 2016, con un aumento è del 28,2% in confronto a gennaio 2015.
Secondo uno studio della Uil, tuttavia, rispetto a dicembre 2015 si rileva un aumento del 140,2%, con tutte le tipologie in crescita: +5,6% ordinaria, +227,9 straordinaria, +29,1% deroga. Tradotto in termini di unità lavoratori, la cassa integrazione ha interessato 23.701 persone: +13.832 unità rispetto a dicembre 2015.
Le variazioni hanno segno diverso per i vari settori produttivi: +19,3% industria, -33,8% edilizia, +221,7% artigianato, +255,6% commercio, +343,6% settori vari.
“Questi dati dimostrano che parlare di ripresa economica è pura fantasia“, commenta il segretario generale della Uil Toscana, Francesca Cantini, che aggiunge: “La costa toscana non può pagare la mancanza cronica di una politica industriale a livello nazionale”.
A soffrire è infatti soprattutto la zona costiera e meridionale: Firenze +11,1%, Arezzo -62,2%, Grosseto +733,2%, Livorno 644,5%, Lucca -28,7%, Massa Carrara -58,%, Pisa -53,3%, Pistoia -77,8%, Prato -65,2%, Siena -81,9%.