FIRENZE – Torna dal 30 gennaio Valdarno Jazz Festival, ma in attesa della ventisettesima edizione del festival dedicato al jazz internazionale, mercoledì 13 gennaio, presso la Biblioteca comunale Le Fornaci di Terranova Bracciolini (Ar), si inaugura il ciclo di guide all’ascolto “Aspettando Valdarno Jazz”.
Saranno quattro appuntamenti di approfondimento sulla storia del genere, tra momenti di musica live e ascolto, in collaborazione con Regione Toscana, Comune di Terranova Bracciolini, Valdarno Culture. Protagonista del primo incontro Daniele Malvisi, sassofonista e direttore del festival insieme a Gianmarco Scaglia, in “Digital Jazz! E la rivoluzione post digitale”, un’indagine delle conseguenze dell’avvento della tecnologia digitale nella musica jazz. Sarà un excursus dal Miles Davis elettrico e dagli Weather Report, agli Steps Ahead, Jellow Jackets, passando per Chick Corea Electric Band e molti altri, fino agli stravolgimenti formali di Steve Lehman (ore 21.30, piazza Le Fornaci n.37, ingresso libero).
Secondo appuntamento il 20 gennaio, ore 21.30, con “Strange Fruit!”, racconto della vita e della musica di Billie Holiday, in un percorso tra video e ascolti alla scoperta dei segreti di una tra le più illustri signore del jazz, insieme a Ada Montellanico. Sabato 30 gennaio alle ore 17.30 sarà in programma “Jazz…No Limits! Io musicalmente abile”, un percorso guidato dal giornalista e critico musicale Alceste Ayroldi. Si parlerà di come l’abilità artistica possa supera ogni gap fisico, razziale, economico, regalando ai postumi perle preziose di jazz. Nella stessa giornata, alle ore 21.30, seguirà il concerto con il Valdarno Jazz Collective in “Standards… no limits”, attraverso la rilettura di alcune tra le più significative composizioni di Michel Petrucciani, Mingus, Stevie Wonder. L’ensemble sarà formato da Fabrizio Mocata (piano), Beppe Di Benedetto (trombone), Simone Gubbiotti (chitarra), Daniele Malvisi (sax), Gianmarco Scaglia (contrabbasso), Paolo Corsi (batteria).
Chiusura del ciclo di guide all’ascolto, il 3 febbraio, con “Jazzin. Il jazz in primo piano”, in cui le fotografie di Luca Buti faranno da filo conduttore per una guida all’ascolto degli album che lo hanno ispirato. Un percorso di suoni e immagini tra i capolavori del genere, all’insegna dell’emozione pura.
Info su valdarnojazzfestival.wordpress.com.