CASTIGLION DEI PEPOLI (BOLOGNA) – “Oggi è arrivato il giorno che sembrava non dovesse arrivare mai, che manda in soffitta i professionisti del ‘tanto non ce la farete mai’, del piagnisteo e della lamentazione. Così il premier Matteo Renzi, stamani al taglio del nastro della Variante di Valico, all’interno della Galleria Sparvo.
Una delle opere infrastrutturali più attese da anni: 58 chilometri complessivi di cui 17 in galleria, oltre 20 anni di progettazione con l’ultima autorizzazione arrivata nel 2006. E lavori costati 7 miliardi – somma più che quadruplicata rispetto ai piani di 25 anni fa. Nell’occasione Renzi ah voluto anche ricordare la strage del rapido 904, la strage terroristica il 23 dicembre 1984, nella galleria ferroviaria a San Benedetto Valdisambro in cui morirono 16 persone e centinaia furono i feriti.
“Tagliamo uno dei due grandi nodi infrastrutturali italiani – ha dichiarato secondo il viceministro ai trasporti Riccardo Nencini – la variante collega meglio il nord con il centro sud, è una bella opera e rispettiamo l’impegno preso esattamente un anno fa”. “Un’opera fondamentale, che va terminata, per combinare sviluppo e ambiente” per il governatore regionale Enrico Rossi: “Ora – ha aggiunto – chiediamo aa Autostrade il completamento della tirrenica e l’adeguamento della Firenze-Mare”.
“Un giorno importante per tutto il Mugello che pone ancor di più Barberino al centro del sistema autostradale” commenta il sindaco barberinese Giampiero Mongatti, invitando Autostrade a completare i lavori. Mancano infatti ancora opere accessorea, come il nuovo svincolo sul territorio, la cui realizzazione è prevista entro il 2016.
Un’inaugurazione segnata, tra l’altro, da lunghe code su tutto il tratto appenninico dell’Autosole: dalla prima mattinata si sono formate code fino a 12 chilometri tra Sasso Marconi e Pian del Voglio, in direzione di Firenze, proprio per i lavori connessi alla realizzazione della variante. La carreggiata è stata riaperta alle 8,30 ma ancora alle 10 si segnalavano una decina di chilometri di incolonnamenti. Un’altra coda, di 4 km, si è formata più a sud, tra Roncobilaccio e Aglio al km.255 per un veicolo in avaria.
“Visto che traffico? É Natale, se ci eravamo promessi di aprire prima di Natale c’è un buon motivo” ha commentato l‘ad di Autostrade Renato Castellucci, che sui lavori ha aggiunto: “Sono durati nove anni, nulla da invidiare ai tempi realizzativi che vengono impiegati all’estero”.