FIRENZE – Tutela della sede di lavoro e dei livelli retributivi del personale, costruzione di un modello di relazioni sindacali rispettoso del contratto nazionale a tutti i livelli decisionali e garanzia delle risorse della produttività. Questi i punti cardine dell’intesa siglata tra Regione e sindacati di settore sull’organizzazione del personale sanitario.
L’accordo non solo stabilisce la proroga e la stabilizzazione del lavoro precario in sanità, ma recepisce anche le richieste dei sindacati con la costituzione dei dipartimenti, con funzioni gestionali, infermieristico-ostetrico e delle professioni tecnico sanitarie. Soddisfatti i sindacati: “Questa intesa dimostra che è possibile fare avanzare i diritti dei lavoratori quando il confronto con le controparti è costruttivo”
Intanto, dopo l’approvazione sabato della riforma sanitaria regionale, è appeso ad un filo il referendum abrogativo per cui sono state raccolte 55 mila firme: domani si riunisce il Comitato dei Garanti chiamato ad esprimersi sulla possibilità di trasferire il quesito referendario elaborato per la legge 28/2015 alla nuova legge di riordino del sistema sanitario. Un’ipotesi ritenuta non semplice da parte delle opposizioni che si sono battute in Consiglio Regionale, dato che le nuove modifiche sono state inserite non in nuovo testo, ma direttamente sulla normativa generale che riguarda l’organizzazione sanitaria.