FIRENZE – Una ventina di faldoni che contengono 16 mila tra emendamenti e subemendamenti alla nuova riforma della sanità che vanifica le 55.000 firme raccolte per indire un referendum abrogativo.
E’ quanto presentato in aula dai gruppi di opposizione in Consiglio regionale (Fi, Fdi, Lega Nord, M5s e Sì Toscana a sinistra) durante i lavori dell’assemblea che nel pomeriggio inizierà la discussione della nuova legge di riordino della sanità regionale, che completa il percorso avviato con la legge approvata al termine della scorsa legislatura.
Per consegnare la grande mole di documenti i consiglieri si sono avvalsi di un carrellino che ora campeggia davanti al banco dove siedono i membri della presidenza dell’Assemblea e della Giunta regionale.
Si conferma così un vero e proprio ‘muro contro muro’ in aula i cui lavori sono previsti fino a giovedì, con prosecuzione notturna.
“Per il Pd – ha detto il presidente della commissione sanità, Stefano Scaramelli (Pd) – il testo della riforma è blindato, andremo avanti e non accetteremo emendamenti”.
“Si vuole evitare il referendum – la replica dalle opposizioni – perché se celebrato sarebbe una bocciatura per la Giunta. Se vogliono far saltare il referendum noi faremo saltare questa legge”.
Fuori dall’aula consiliare, al grido ‘referendum, referendum’ alcune centinaia di aderenti al comitato promotore per il referendum abrogativo della riforma sanitaria toscana sta manifestando sotto la sede del Consiglio regionale che oggi inizia la discussione sulla nuova legge di riordino del sistema sanitario. I manifestanti sono giunti in corteo davanti alla sede dell’Assemblea, partendo dalla vicina piazza San Marco. Un cordone di forze dell’ordine si è schierato davanti al portone impedendo l’ingresso nella sede consiliare ai manifestanti. In piazza anche i consiglieri regionali delle opposizioni (Fi, Fdi, M5s, Lega Nord e Sì Toscana a sinistra) che sostengono lo svolgimento del referendum.
