FIRENZE – Sarà la città di Montelupo Fiorentino, patria della ceramica, ad ospitare “Materia Prima, la ceramica dell’arte contemporanea”, un progetto a cura di Marco Tonelli, che si apre al pubblico il prossimo 19 marzo 2016.
Organizzato dalla Fondazione Montelupo onlus, il progetto coinvolge l’intera città con opere site specific in ceramica, una vera ‘mostra all’aperto’, realizzata con contributo del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, e nell’ambito del progetto Cantiere Toscana Contemporanea. Per questa specifica azione del progetto Materia Prima sono stati invitati alcuni dei più importanti artisti italiani che usano o hanno usato la ceramica o che hanno particolare sensibilità verso i materiali, come Gianni Asdrubali, Bertozzi & Casoni, Loris Cecchini, Ugo La Pietra, Hidetoshi Nagasawa, Lucio Perone e Fabrizio Plessi.
Per tutto il 2015 gli artisti sono entrati in contatto con la realtà manifatturiera di Montelupo e con i luoghi simbolo della città. Da questi incontri, intervallati da iniziative pubbliche, sono scaturiti 7 progetti di grandi opere d’arte prodotte con le aziende della Strada della Ceramica e realizzati con materiali i forniti da Colorobbia.
La mostra all’aperto, sarà una rassegna di ceramica diffusa per la città e il percorso toccherà il Piazza Vittorio Veneto, Piazza Centi, le Antiche Mura, l’argine del fiume Pesa, la vecchia Fornace del Palazzo Podestarile, il pozzo dei Lavatoi e Piazza 8Marzo 1944. Lo spettatore sarà invitato a visitare non solo le opere ma anche i luoghi che le hanno ispirate e quelli che le hanno realizzate, cioè le aziende ceramiche che hanno adottato uno o più artisti e che con loro hanno prodotto, attraverso un rapporto attivo di reciproco scambio, le singole opere.
“La vera novità del progetto – come dice il curatore Marco Tonelli – risiede proprio in questo connubio arte e industria, dove la ceramica diventa strumento culturale e estetico. Una novità peraltro già collaudata in anni passati, basti pensare al grande evento rimasto nella storia della cultura italiana che fu Spoleto 1962: Sculture in città, che coinvolse nella produzione di importanti opere le acciaierie Italsider di Coltri presso Genova. Alcune di queste opere, come il monumentale Mobile di Alexander Calder o le colonne di Arnaldo Pomodoro sono ancora in città a testimonianza dell’evento. La differenza del progetto di Montelupo, è che ora sono manifatture locali a produrre le opere”.
Gran parte dei lavori realizzati per MateriaPrima rimarranno permanentemente nei luoghi dove saranno installati.
Contemporaneamente, nel Palazzo Podestarile, vecchia sede del museo di Montelupo, si aprirà una mostra di carattere storico che focalizza l’eredità lasciata da Leoncillo (di cui ricorre nel 2015 il centenario della nascita)a una serie di artisti che, come lui, hanno utilizzato la ceramica quale strumento per tornare a una materia originaria, informe.
Sempre negli spazi del Palazzo Podestarile, si sviluppa Project Room una sezione dedicata ai giovani artisti under 35, dove il mondo della ceramica incontra il video, la performance, l’arte relazionale, l’innovazione industriale. Curata da Lorenzo Cianchi, presidente del Comitato Scientifico Fondazione Museo di Montelupo e specialista di ceramica contemporanea, la sezione e le sue opere prenderanno spunto dal concetto di gabinetto, di wunderkammer, quale si presenta oggi la sala museale classica con vetrine vuote nella quale andranno ad agire.
Chiuderà la rassegna un omaggio a un grande artista contemporaneo internazionale, realizzato in collaborazione con lo storico dell’arte e curatore Sergio Risaliti.
Nei mesi precedenti l’inaugurazione della mostra, si terrà una serie di incontri con gli artisti coinvolti.