FIRENZE – Sicurezza, lotta al terrorismo jihadista e contrasto dell’Isis. Questi i temi che i fatti di Parigi impongono all’ordine del giorno della due giorni di riunione del Gruppo speciale sul Mediterraneo della Nato, in corso da questa mattina a Palazzo Vecchio. Ospiti 40 delegazioni parlamentari dei paesi dell’alleanza atlantica, del Mediorente e dell’Africa settentrionale.
Ad aprire i lavori il sindaco Nardella, che ha richiamato “l’importanza del dialogo” per affrontare i problemi in modo condiviso.
Il presidente del Senato, Pietro Grasso, non mancando di ricordare le “colpevoli complicità di alcuni paesi verso l’Isis” nel suo intervento ha invocato tre linee di azione: “l’impegno diplomatico per la fine della guerra civile in Siria”, il “rifiuto della logica dello scontro di civiltà” e l’uso degli strumenti elaborati contro la criminalità organizzata transnazionale” per stroncare i flussi di finanziamento dell’Isis.
Eppure i venti di guerra soffiano oggi sempre più forti. Mentre oggi Parigi il premier Renzi ribadiva l’appoggio al presidente francese Hollande, da Firenze il sottosegretario agli esteri Marco Minniti, con riferimento al dittatore Assad ha detto: “Chi ha causato la catastrofe della Siria prima o poi se ne deve andare”. “L’Isis non può essere vinto solo con un confronto militare ma non può essere al contempo sconfitto senza di esso” ha detto il coordinatore della delegazione italiana Andrea Manciulli. Nel pomeriggio attesi gli interventi del ministro alla difesa Pinotti e all’interno Alfano.
Per l’occasione adottate speciali misure di sorveglianza e sicurezza: per due giorni il Museo di Palazzo Vecchio rimane chiuso con controlli con il metal detector anche per i dipendenti. I controlli, anche se discreti, riguardano tutta l’area intorno a piazza Signoria e, più in generale, nel centro della città dove sono in azione tiratori scelti, artificieri e unita’ cinofile, senza però istituzione di zone “rosse”.
Con il centro storico di Firenze presidiato la protesta contro il vertice Nato è andata in scena in periferia, presso la facoltà di Novoli, dove stamani un gruppo di circa 20 anarchici ha organizzato un volantinaggio di protesta, affiggendo a un semaforo uno striscione con la scritta “Nessuna guerra tra i popoli, nessuna pace tra le classi. Fuori le truppe Nato“. Il presidio di protesta, non preavvisato alla questura, è sorvegliato dalla polizia che ha bloccato le vie di accesso al Polo universitario. “Nelle università si prepara la guerra” denuncia il volantino distribuito che contesta la presenza nel Polo universitario del Centro di Studi strategici, internazionali e imprenditoriali.
Ieri la protesta contro il vertice era andata in scena per le strade del centro di Firenze, dove oltre 500 persone hanno sfilato in corteo per dietro lo striscione con la scritta “Le vostre guerre, i nostri morti. Basta guerre basta Nato”, per la manifestazione organizzata dalle realtà politiche, associative e antagoniste riunite nell’assemblea fiorentina contro la Nato. Imponenti le misure di sicurezza che hanno sorvegliato il corteo, che si è svolto in modo del tutto pacifico.