FIRENZE – Arriva anche al Teatro Puccini, giovedì 26 novembre ore 21.00, “Non dirlo. Il vangelo di Marco”, il monologo di e con Sandro Veronesi. Tratto dall’omonimo libro, lo spettacolo è una produzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana.
“Questa non è una storia classica” – ha detto Veronesi – “non è composta né scritta in modo classico: qui si sta parlando di un rivoluzionario, un personaggio che è venuto a rivoltare il mondo, e Marco capisce che deve rivoluzionare anche il racconto.”
“Non dirlo” è l’ordine che Gesù fa seguire a ogni miracolo che compie, la chiave del segreto di personalità che costituisce la trama della sua avventura terrena. Il Vangelo di Marco è il Vangelo d’azione, il primo, il più breve, il più imperscrutabile, quello in cui il segreto non si scioglie nemmeno alla fine. Sandro Veronesi interroga e indaga questo testo e lo propone al pubblico nella sua scintillante modernità.
Scritto a Roma per i romani, il Vangelo di Marco è, nel racconto di Veronesi, una raffinata macchina da conversione, sintonizzata sull’immaginario dei suoi destinatari e per questo più simile ai film di Tarantino che ai testi con i quali gli altri evangelisti raccontano la stessa storia. Osservato e ascoltato con attenzione lo spettacolo diventa una miniera di scoperte, che riportano il Cristianesimo alla sua primitiva potenza componendo il ritratto di un enigmatico eroe solitario, il cui sacrificio ancora oggi rappresenta uno sconvolgente paradosso: che ci sia bisogno della morte di un innocente per potersi liberare del proprio nulla.
www.teatropuccini.it – Ingresso ridotto soci Arci