FIRENZE – Più che una tregua è un cessate il fuoco, quello tra Comune di Firenze e tassisti sulla vertenza sulle nuove 100 licenze. Con un dialogo che sembra stentare la ripartenza.
“Lunedì ci incontreremo con le associazioni di categoria” ha assicurato stamani il sindaco Nardella, dopo il ritorno alla normalità di entrambi i servizi radiotaxi 4390 e 4242 rimasti bloccati per 48 ore (“un guasto” per i tassisti, ma la Questura ha chiesto chiarimenti). “Prendo atto con soddisfazione della fine di questi disservizi che hanno coinciso con la decisione della mia giunta di aumentare le licenze” ha rivendicato Nardella, aggiungendo: “Non ho alcuna intenzione di perdere tempo e mettermi a fare guerre, il mio obiettivo è quello di migliorare un servizio pubblico”.
Il clima però è tutt’altro che disteso. “Al momento non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte del Comune” fanno sapere in mattinata i vertici le due cooperative dei tassisti fiorentini. E se il presidente del “4242” Sergio Schiacci si rifugia in un laconico “no comment”, il presidente di Taxi 4390, Claudio Giudici stamani ai microfoni di Novaradio, intervistato nel corso della trasmissione News Box, manifesta tutto il nervosismo della categoria a partire proprio dalle polemiche e le accuse di scorrettezza dopo i disservizi al radiotaxi. “Si è trattato di un problema tecnico, una volta il guasto durò 5 giorni ma allora non successe tutto questo can can” replica, denunciando il clima di “assedio mediatico” e di criminalizzazione della categoria.
Ascolta l’intervista integrale a Claudio Giudici, realizzata stamani nel corso della trasmissione News Box.
Le posizioni rimangono distanti anche sui contenuti: l’amministrazione comunale ha più volte ribadito di esser disponibile al confronto su tutto, tranne che sulla delibera già approvata (ma ancora non resa pubblica) che stabilisce l’aumento di 100 licenze (70 strutturali con bando a pagamento, 30 temporanee gestite dalle coop dei taxi). “No” a nuove licenze a tempo indeterminato replica Giudici. “Non si risolvono così i problemi del servizio – spiega – ma migliorando la viabilità: abbiamo una percentuale di corsie preferenziali tra le più basse d’Europa. Avere nuovi taxi su strada è del tutto inutile, i questi anni la velocità commerciale è crollata a 13 km l’ora”. Quale soluzionle allora? “Lavorare sulla liberalizzazione dei turni su strada e sui picchi orari” secondo Giudici, che aggiunge: “Se si facesse questo, sarebbero superflue anche le licenze temporanee”.