MILANO – “Credo che Renzi da solo non sia in grado di interpretare tutta questa storia” della sinistra e quindi ”mi sono detto perché no? Proviamoci un po’, proviamo a dire anche dal nostro punto di vista con il nostro linguaggio dentro lo stesso partito quello che pensiamo, le nostre idee i nostri riferimenti il nostro modo di ragionare”: così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a Radio Popolare ha confermato la sua volontà di candidarsi alla segreteria del Partito Democratico.
Per Rossi, “la rottura di Renzi rispetto alla tradizione della sinistra storica ha anche avuto aspetti positivi”, dal momento che “c’era bisogno di mettere in campo una generazione nuova. Certi riti e certe coazioni a ripetere da parte della sinistra avevano poco senso – ha continuato Rossi – altrimenti Renzi non avrebbe avuto in Toscana, terra profondamente di sinistra, il successo che ha avuto”.
Unrispodta indiretta anche a quanto detto da Pierluigi Bersani, ieri ospite alla Festa dell’Unità di Firenze, sulla candidatura di Rossi: “Non credo che con tutte le cose che abbiamo per le mani sia il caso di aprire un dibattito congressuale” ha detto l’ex segretario del Pd”Consiglierei che ognuno che si ritiene in condizione di dare un contributo al Pd rispettasse i tempi e i modi: ci manca solo che adesso apriamo questa discussione, credo che francamente non sia il caso”.