FIRENZE – La procura generale di Firenze non ha presentato ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte di appello con la quale sono stati assolti sei giovani accusati di aver violentato una ragazza nel 2008 a Firenze. I termini per il ricorso alla Suprema Corte sono scaduti il 18 luglio scorso, e la sentenza è
diventata quindi definitiva. A destare scalpore erano state le motivazioni della sentenza di appello, pubblicate pochi giorni fa, in cui i giudici giustificano l’assuluzione degli imputati in base al fatto che “benché ubriaca” era comunque “presente a sé stessa”.
Durissimo il commento della giovane, che oggi ha 30 anni, apparsa in un lettera apparsa sul blog “Abbatto i muri”. “Se fossi morta sarei stata più credibile?” la domanda che pone provocatoriamente. “Vorrei riuscire a scrivere qualcosa che abbia un senso – scrive – ma non posso perché un senso, questa vicenda, non ce l’ha. “Ogni volta che cerco con le mani e i denti di recuperare la mia vita, di reagire, di andare avanti – dice ancora la giovane – c’é sempre qualcosa che ritorna a ricordarmi che sì, sono stata stuprata e non sarò mai piú la stessa”
Il rapporto avvenne in un’auto parcheggiata nelle vicinanze della Fortezza da Basso. All’epoca dei fatti gli imputati, tutti italiani, avevano fra i 20 e i 25 anni, la ragazza ne aveva 23. In primo grado i 6 erano stati condannati con pene fino a 4 anni e mezzo per aver approfittato della “inferiorità psichica e fisica della ragazza”.