FIRENZE – La Corte dei Conti della Toscana ha approvato il rendiconto generale 2014 della Regione. Le criticità principali secondo la Corte sono tre e hanno un nome preciso: Fidi Toscana, le Fiere e le Terme.
A destare particolare preoccupazione è il fatto che la Regione non abbia ancora presentato un piano di razionalizzazione delle società partecipate, che però il governatore Enrico Rossi si è detto intenzionato a redigere a breve. Nel 2014 il valore delle partecipate dalla Regione valeva 149,9 milioni di euro, ma molte di loro hanno chiuso l’esercizio in passivo. Risultato: un buco da 5,3 milioni.
Più della metà di queste perdite 2,8 milioni sono relativi a Fidi Toscana su cui anche la Banca d’Italia ha aperto un’istruttoria, come di routine. La Corte ha voluto però sottolineare anche gli aspetti positivi a partire dalla razionalizzazione del personale interno alla Regione, che è passata da 2.873 dipendenti a 2.540 con un riduzione del numero di dirigenti da 192 a 133.
Riguardo il sistema sanitario la Corte ha sottolineato come la Regione abbia dovuto sopperire con risorse proprie al taglio dei trasferimenti statali e questo senza ridurre l’efficienza delle prestazioni certificate dai livelli essenziali dei servizi che collocano la Toscana al top in Italia.
Ultima nota dolente riguarda i ritardi nei pagamenti alle imprese, che sforano ancora i limiti dei 60 giorni. Ma questo, come ha sottolineato la stessa Corte, dipende dal patto di stabilità interno che dal prossimo anno non ci sarà più.