SESTO FIORENTINO – “In questi giorni, contro di noi, è stata messa in atto una vera e propria campagna di terrore, con tante bugie per spaventare gli abitanti di Sesto. Ma stasera spiegheremo come stanno realmente le cose”. E’ un’amara contastazione ma anche un atto d’accusa al Pd quello lanciato da Giulio Mariani, tra gli 8 firmatari dem della mozione di sfiducia anti-Biagiotti a Sesto, aprendo ieri sera l’assemblea pubblica organizzata all’Unione Operaia di Colonnata.
Una riunione, hanno spiegato gli 8 “ribelli” del Pd, convocata per spiegare ai cittadini le ragioni che li hanno portati alla decisione di presentare la sfiducia al sindaco Biagiotti, accusata di incapacità di ad amministrare la città. “Ci mettiamo la faccia, noi. Altri, invece, fanno riunioni tra loro” ha detto Mariani, aggiungendo poi: “I cittadini di Sesto ci hanno dato un mandato su un certo programma: il programma non è stato rispettato e noi ne abbiamo tratto le conseguenze”.
Molti nel Pd (su tutti il segretario regionale Dario Parrini e il governatore toscano Enrico Rossi) nei giorni scorsi hanno invitato a ritirare la mozione. Consiglio che ma che gli otto non sembrano assolutamente intenzonati a seguire: “Per il momento – ha detto Mariani – il ritiro non è in discussione”.
Intanto per il Pd sestese, dopo le dimissioni della segretaria cittadina Camilla Sanquerin, si prospetta l’arrivo di un commissario. Il nome, scelto dal segretario metropolitano, Fabio Incatasciato, sarà reso noto a breve, forse già entro domani.