FIRENZE – Abbattimenti di alberi ingiustificati o senza permesso, lavori di manutenzione ordinaria del verde pubblico passati come “interventi di emergenza”, appalti affidati in forma diretta sempre alle solite ditte a scapito della concorrenza.
Per questo il sostituto procuratore di Firenze, Gianni Tei, ha iscritto nel registro degli indagati 7 persone nell’ambito dell’inchiesta sulle potature degli alberi a Firenze.
I sette – tra cui fra i quali il responsabile della Direzione Ambiente del Comune, Pietro Rubellini, e quello del servizio qualità del verde Stefano Cerchiarini, oltre ai responsabili del verde nei Quartieri – sono accusati di “aver eseguito un indeterminato, ma cospicuo, numero di abbattimenti di alberi di alto fusto in zone soggette a vincoli paesaggistici e storico-ambientali quali: la cerchia dei viali di circonvallazione, viale dei Colli, viale Torricelli, parco delle Cascine e piazza della Vittoria.
Tagli svolti senza aver richiesto e conseguito la necessaria autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza e a seguito dei quali è stato omesso qualsiasi reimpianto”. Gli indagati sono stati invitati a presentarsi davanti alla polizia giudiziaria per essere interrogati.
Sotto il mirino degli inquirenti anche il troppo frequente utilizzo dello strumento dell’affidamento dei lavori in forma diretta, che avrebbe coinvolto in modo “sospetto” solo alcune aziende a scapito di gare pubbliche aperte alla concorrenza.