FIRENZE – Si inaugura stasera alle 21.30, presso il Circolo Arci Il Girone (via Aretina 24), l’11/mo Girone Jazz, quest’anno tutto dedicato a quel momento rivoluzionario negli anni ’40 in cui il jazz, arricchito dalla consapevolezza politica della comunità nera, si trasformò in bebop. L’evento, che si svolgerà tutti i mercoledì fino al 15 luglio, è organizzato dall’associazione culturale Nuovi Eventi Musicali.
Primo appuntamento con il Grossi, Pareti, Borri Trio, formato da tre collaboratori di vecchia data con un variegato bagaglio di esperienze artistiche: Mauro Grossi, pianista, leader ideatore di innumerevoli progetti, musicista completo; Raffaello Pareti, una delle più apprezzate espressioni del contrabbasso dentro e fuori dei confini nazionali, e Piero Borri, batterista di rara raffinatezza, versatilità ed inventiva. Il trio proporrà un repertorio composto da brani originali (a breve uscirà un loro cd), rivisitazioni di famosi standard e new-standard (provenienti principalmente dal pop e dal rock) e suggestioni etnomusicali (ingresso: 10€).
Mercoledì 8 luglio, sempre alle 21.30, sul palco ci saranno invece gli Organwood, formazione di jazz toscano con Mirco Mariottini ai clarinetti, Matteo Addabbo all’organo hammond e Andrea Beninati alla batteria. In scaletta, celebri standard della tradizione si alterneranno a canzoni di estrazione non prettamente jazzistica ma sapientemente riarrangiate: Eric Dolphy, Oliver Nelson quindi, coesisteranno con Ennio Morricone e Leonard Cohen, e a composizioni originali. Nell’occasione, la formazione incontrerà il trombettista svizzero Michael Gassmann quale special guest. Il progetto nasce dall’idea di ricreare un impasto timbrico originale, attraverso la fusione di strumenti di legno come la batteria e soprattutto dei clarinetti con l’organo hammond.
Infine, chiusura del festival dedicato all’esplorazione dei territori del jazz e affini, il 15 luglio con Re-born…Re-bop, il progetto capitanato dal trombettista Giovanni Falzone che vede Daniele Malvisi al sax tenore, Guido Zorn al contrabbasso e Paolo Corsi alla batteria. Ecco che le celebri reinterpretazioni melodiche tipiche del bop dei suoi fondatori, come Parker e Gillespie, unitamente ai primi esempi di hard bop di Bud Powell e qualche omaggio del tutto originale, costituiscono il repertorio di questa formazione scarna ed essenziale, ma densa di interplay ed energia propulsiva. Un viaggio sorprendente e profondo attraverso una sintesi autentica che ancora oggi non manca di sorprendere e che costituisce lo scheletro e il basamento di ogni musicista di jazz.
Prima di ogni concerto il circolo organizza un apericena, sulla terrazza (6€). Info su www.nuovieventimusicali.it