ROMA – “Credo che l’hub vada evitato perché in qualche modo si ispira a una logica concentrazionaria. Come Toscana finora non l’abbiamo realizzato per la gestione dei migranti perché nel frattempo siamo riusciti a trovare altre soluzioni”. E’ quanto ha detto il governatore toscano, Enrico Rossi, nel corso di un’audizione al Comitato di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen.
“Fare bandi per accogliere grandi numeri in un’unica struttura è pericoloso” ha detto Rossi, difendendo il “modello toscano” di accoglienza in piccoli centri, a partire dalla sua nasccita nel 2011 quando con Maroni ministro dell’Interno la Toscana evitò la realizzazione di una tendopoli vicino Pisa, chiedendo maggior coinvolgimento degli enti locali, e un ruolo di coodinamento per le Regioni. Sbagliato per Rossi l’idea di affidare la questione solo alle prefetture: coinvolgimento degli enti locali, senza attribuire alla Regione un ruolo di supremazia ma di coordinamento, è fondamentale”.
Quindi è tornato ad attaccare chi tra i presidenti di regione si sta opponendo all’accoglienza: “Questo è un tema che deve unire, e non deve esser consentito a nessuno di dire no, di non essere disposto ad assumersi la propria parte di responsabilità. Oltretutto – ha aggiunto – queste persone non piovono su di noi come le bombe d’acqua: si può prevedere quante ne arriveranno ed organizzarsi”.