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FIRENZE – In occasione della Giornata Internazionale per la sicurezza e la salute sul lavoro, presidio questa mattina del sindacato USB davanti alla sede dell’Ispettorato del Lavoro di viale Lavagnini.
I dati sono tutt’altro che incoraggianti anche in Toscana: nel 2024 oltre 6.234 le irregolarità emerse nei controlli degli ispettori, contro le circa 3.000 del 2023 (+115%); su 10 aziende controllate, nel 70,7% dei controlli sono state riscontrate irregolarità, che sale al 78% nelle aziende di facchinaggio e all’80% nell’industria. Oltre 10 mila i “lavoratori a rischio” individuati dagli ispettori per vari motivi, dal caporalato alla mancanza di protezioni. Senza contare il lavoro nero e quindi senza diritti per definizione: ogni mese l’ispettorato scopre in media 137 lavoratori in nero in Toscana, in tutto quasi 1.650 nel 2024, di cui 350 stranieri. I controlli ci sono ma no bastano,
“C’è un tema dei controlli che non bastano come mostra la carenza di organico del personale di Ispettorato e Asl dedicato” denuncia Dario Furnari, Usb Firenze: “ma c’è anche un tema dell’organizzazione del lavoro, con ritmi e carichi di lavoro sempre più pesanti. Oltre che di bassi salari che portano a maggior ricattabilità proprio sulle questioni della sicurezza”.