FIRENZE – Dal 7 maggio al 3 luglio torna, Fabbrica Europa, il festival dedicato alla contemporaneità, una 22ª edizione che si svolgerà tra Firenze e Pontedera.
La rassegna, che da quest’anno ha ottenuto dal MIBACT lo status di “festival multimediale”, propone 50 eventi tra danza, musica e teatro.
Al centro del programma la danza con un focus sull’arte scenica di area asiatica: torneranno infatti al festival il coreografo tibetano di fama mondiale Sang Jijala, con prima nazionale del balletto “Pa/Ethos” (8 e 9/05), e la Korea National Contemporary Dance Company di Seoul che presenterà in prima europea “Bul-Ssang” (26,27 giugno). Tra glia altri eventi legati alla danza la prima nazionale di “R-Esistere” di Giulio d’Anna (21 e 22/05), un “dance-concert” sul tema della resistenza, “Vivo Coscienza” di Luca Veggeti tratto dall’omonimo balletto-cantata di Pier Paolo Pasolini (28/05) e sei serate dedicate ai giovani coreografi.
Da quest’anno torna a far parte di Fabbrica Europa anche la sezione dedicata alla musica, sotto la direzione di Maurizio Busia. Il programma musicale, prevede una serie di progetti specifici per lo spazio della Leopolda e la partecipazione di diversi musicisti italiani e internazionali, con un’attenzione particolare riservata alla musica africana.
Tra gli eventui il concerto “Epica Etica Etnica Pathos” (16/05), quarto e ultimo album dei Cccp del 1990, interpretato nuovamente da quattro dei componenti storici della band (Gianni Maroccolo, Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Giorgio Canali) con le voci di Ginevra di Marco e Angela Baraldi e le incursioni musicali dei gruppi Brunori Sas, Lo Stato Sociale, Appino (deglii Zen Circus) e Max Collini (Offlaga Disco Pax), e il Festival au Desert, dedicato alla musica africana, che entra a far parte del programma di Fabbrica (2 e il 3 luglio, le Murate).
Per quanto riguarda la sezione teatro, il programma si presenta all’insegna della contaminazione di forme e linguaggi, con spettacoli che puntano sulla polifonia di voci artistiche, l’intreccio di parola e musica, la ricerca drammaturgica e vocale, la testimonianza storica, sociale e politica. Saranno proprio due spettacoli su questa linea ad inaugurare il festival: la prima europea di “Zap” di Lee Hee-moon della Corea del Sud (7,8 maggio, Stazione Leopolda), spettacolo di teatro contemporaneo, messo in scena da An Eun-mi, uno dei coreografi più importanti della Corea del Sud, e la prima nazionale di “Armine, Sister” (8,9, 10 maggio, Stazione Leopolda di Teatr Zar (Polonia), dedicato al genocidio armeno di cui ricorrono i 100 anni.
Info su www.fabbricaeuropa.net