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TOSCANA – La Toscana è pronta a difendere di fronte alla Corte Costituzionale la legge sul turismo che pochi giorni fa è stata impugnata dal governo. Il teso, varato a fine 2024, prevede tra l’altro che i Comuni più grani o a forte pressione turistica (una 90ina in tutto) possano adottare regolamenti che stabiliscono regole per la registrazione degli appartamenti, limitano il numero in determinate aree del territorio, o fissano standard minimi di qualità (dimensione, illuminazione, bagni etc).
“Ancora il testo del ricorso non è stato esaminato in dettaglio, ma ben 8 ministeri hanno fatto osservazioni, i nodi sono legati al tema degli affitti brevi alle attività extra alberghiere, alla destinazione d’uso dei locali e la gestione imprenditoriale delle attività” spiega a Novaradio l’assessore regionale al turismo Leonardo Marras: “Siamo convinti della bontà della nostra legge e ci costituiremo in giudizio per difenderla. Questo fenomeno che a Firenze è il più intenso d’Italia e sotto gli occhi di tutti, il governo invece lo ha quasi negato”.
D’altra parte i numeri sono chiari, in particolare a Firenze, dove si segnalano affitti mensili fino a 2.500 euro, mentre l’80% degli appartamenti medio-piccoli (max 60 mq) ha affitti medi oltre 1.000 euro. Secondo i dati di InsideAirb&b, Firenze è la capitale indiscussa degli affitti brevi: guida la classifica per tasso di diffusione (35,1 appartamenti ogni 1000 abitanti) e costo medio per una notte (240 euro, più di Venezia e Milano). C’è poi la concentrazione territoriale – il 73% degli appartamenti sono in centro – ed economica: il 607% degli affittuari controlla più di un appartamento, e i primi 49 operatori del settore gestiscono 1 appartamento su 6 (2.200 circa dei 12.200 disponibili in in città).
“La legge non fa miracoli – dice Marras – ma abbiamo provato a suggerire delle soluzioni: con il loro regolamento, i Comuni possono porre limiti per frenare la corsa alla rendita anche per tutelare il turismo”, perché il turista “chiede un’esperienza sociale, di vivere la città. Se si trova in luoghi desertificati, l’esperienza diventa negativa”.