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Piano del Verde, ok (con critiche) da Fd, M5s e Sinistra. Funaro: “A giugno la Fondazione Cascine” – ASCOLTA

today04/03/2025

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    Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune, 4 marzo 2025

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FIRENZE – Via libera del Consiglio Comunale di Firenze al piano del verde, dopo il lungo dibattito di oggi in aula. Il piano si ispira a un principio indicato come del ‘3-30-300’: tre alberi visibili da ogni finestra; 30% di copertura arborea in città; 300 metri di distanza tra l’area verde più vicina e la propria abitazione. Il piano, presentato il 31 gennaio col nome ‘Iris’, sarà fruibile online: prevede la realizzazione di pocket garden, filari alberati, nuove aree verdi, orti urbani, depavimentazione, aiuole e una rinaturalizzazione del centro storico.

L’assessora all’ambiente, Paola Galgani, ha sottolineato che il piano “si inserisce nell’obiettivo più generale di mettere al centro dello sviluppo della nostra città il benessere delle persone”, “la scelta politica che andiamo a compiere oggi nasce anche da un’altra riflessione fondamentale: la crisi climatica, come tutte le crisi, non colpisce tutti allo stesso modo”.

Il dibattito è stato seguito anche dalla sindaca sara Funaro, che ha annunciato che “entro giugno” sarà pronta per essere presentata in Consiglio la bozza di Statuto della Fonazione per le Cascine, nuovo soggetto destinato a gestire i vari aspetti del parco.

Hanno votato a favore del Piano, oltre alla maggioranza (Pd, Avs-Ecolò e lista Funaro), anche Iv, M5s, Fd, che comunque non hanno lesinato critiche al Piano. Cecilia Del Re di Fd ha parlato di “atto importante per la lotta ai cambiamenti climatici, anche se ancora c’è tanto lavoro da fare”. Lorenzo Masi del M5s ha ricordato che il “Comune”, nell’elaborare tale piano, “ci ha messo molto più del dovuto: l’ex assessore all’ambiente Giorgio aveva dichiarato che il piano del verde sarebbe stato pronto entro il 2023. Ventimila gli euro spesi per l’incarico di redazione affidato ad uno studio esterno e oltre un anno di ritardo”.

“Un Piano che contiene le linee di indrizzo ma ha il difetto di non essere prescrittivo, dato che non è stato legato al Piano operativo” commenta a Novaradio Dmitrij Palagi di Spc, di cui stati approvati sette emendamenti, tra cui uno sullo sviluppo dei servizi vivaistici “in house”. Molto critica rimane la posizione sulla Fondazione delle Cascine: “Un modello che vede venir meno il controllo del pubblico sul verde e che rischia di allontanare la soluzione di problemi che potrebbero essere affrontati da Comune”.

Scritto da: Redazione Novaradio