*
CARRARA – Ad un anno dal via delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 domenica prossima 9 febbraio si svolgerà la più grande mobilitazione Nazionale mai organizzata in difesa dell’ambiente montano dal modello predatorio e speculativo che porta con sé la manifestazione sportiva (previsti oltre 5,7 miliardi di euro di spesa di cui 4,1 di opere connesse e 2,8 soltanto per opere stradali). “La montagna non si arrende”, questo è il titolo dell’iniziativa si articolerà in 14 mobilitazioni contemporanee sdalle Alpi agli Appennini promosse da 31 realtà tra associazioni collettivi e comunità territoriali coinvolte in risposta a l’appello lanciato dall ‘APE (Associazione proletaria escursionisti) e CIO (Comitato insostenibi olimpiadi). Tra partecipanti anche l’associazione Apuane libere, che denuncia l’ecocidio generato dallo sfruttamento marmifero che ogni anno fa sparire 6 milioni di tonnellate di montagna e che punta alla riapertura di cave dismesse da anni anche in luoghi simbolo della storia della memoria come il Monte Sacro nei pressi di Carrara. Luogo dove domenica mattina, spiega Gianluca Briccolani, si svolgerà una escursione e un presidio di protesta.