Cultura

“Partirò e porto le cose a casa”, al Teatro della Pergola una mostra dedicata ad Eleonora Duse – ASCOLTA

today04/02/2025

Sfondo
share close
  • cover play_arrow

    Francesca Simoncini, curatrice

  • cover play_arrow

    Gabriele Guagni, curatore

+

FIRENZE – Una mostra dedicata a Eleonora Duse, in occasione delle celebrazioni per il centenario della sua morte. Si è inaugurata il 31 gennaio e sarà visitabile fino al 13 aprile al Teatro della Pergola “Partirò e porto le cose a casa” – Il Fondo di Eleonora Duse di proprietà della famiglia Gemmi, l’esposizione del Centro Studi del Teatro della Pergola, curata di Gabriele Guagni (Teatro della Pergola) e Francesca Simoncini (Università di Firenze), che mostra per la prima volta, di oggetti di proprietà della famiglia fiorentina Gemmi, che forniscono diretta testimonianza sia del lavoro sia della vita della Duse.

Si tratta di un materiale eterogeneo e consistente – abiti, fotografie, lettere, copioni, gioielli, un pianoforte, un letto, oggetti da lavoro e da viaggio, ecc. – conservato con cura, per più di un secolo, dalla famiglia e finora mai mostrato al pubblico. Eleonora Duse lo teneva presso un teatro dismesso, precedentemente utilizzato dall’Accademia dei Fidenti, situato in via Ghibellina a Firenze. A partire dal 1908 si era servita di quel piccolo teatro, per il quale probabilmente aveva concepito più ambiziosi progetti, per provare il repertorio delle sue ultime tournées estere, prima di ritirarsi dalle scene, improvvisamente, nel 1909. Aveva ristrutturato e abbellito il teatro e lo aveva ribattezzato Teatro Brendel, in omaggio al personaggio di un dramma di Henrik Ibsen, Rosmersholm, a lei particolarmente caro, così come lo era l’autore. Il fondo comprende “strumenti del mestiere” e accessori della vita di tutti i giorni. Oggetti che, nella loro varietà, permettono oggi di ripercorrere, rendendola tangibile, la materiale quotidianità di una donna che fu anche attrice e capocomica di qualità straordinarie.

Circa una dozzina sono i copioni con interventi manoscritti di pugno di Eleonora Duse; un’edizione a stampa di Cavalleria rusticana del 1884 – anno del primo allestimento della pièce voluto, con forza e contro il parere del suo capocomico, dall’attrice ancora giovane – reca la dedica autografa di Giovanni Verga; molte sono le fotografie che ritraggono Eleonora Duse in alcune delle sue più famose interpretazioni. Vi sono inoltre alcuni abiti da lei indossati e oggetti di semplice uso quotidiano: gli occhiali, il porta gioie, le spille, un domino da viaggio, portadocumenti in pelle, uno scrittoio portatile su cui, durante i numerosi spostamenti di lavoro e i lunghi viaggi con la compagnia, la capocomica si impegnava a scrivere lettere e a intessere relazioni, con amici e con soci in affari.

Scritto da: Redazione Novaradio


Articolo precedente

News

Affitti brevi: Funaro: “Stop alle keybox 10 giorni dopo l’approvazione della delibera” – ASCOLTA

* FIRENZE - "Noi andiamo avanti sia su tutte le azioni che stiamo facendo sia sulle keybox. Verrà portata lunedì prossimo in Consiglio comunale la delibera e dà lì partiranno dieci giorni per poi procedere con la rimozione". Lo ha dichiarato la sindaca di Firenze Sara Funaro, a margine di un evento in città. "Su questo - aggiunge - non ci fermiamo perché è una risposta che dobbiamo alla nostra […]

today04/02/2025


0%