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FIRENZE – Ha aperto i battenti oggi a Firenze “Casa rider”, un luogo di riposo e ristoro per i ciclofattorini con anche servizi di informazione e supporto. La ‘casa’ si trova in via Palmieri 11%, in pieno centro a due passi da piazza San Pierino, in un fondo di proprietà del Comune un tempo sede del Movimento di Lotta per la Casa, assegnato in comodato gratuito alla Cgil, che la gestirà assieme ad un network di associazioni di cui fanno parte anche Oxfam, L’Altrodiritto, Cooperativa CAT e Nosotras. I lavori per la ristrutturazione e l’allestimento dei locali, durati alcuni mesi, sono stati finanziati in parte dal sindacato e in parte tramite un crowdfunding che ha raccolto circa 23 mila euro.
‘Casa rider’ da oggi è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18.30 – gli orari di maggior impegno per le consegne a domicilio – e in base alle esigenze dei roder potrà estendere il proprio orario. Tra i servizi offerti ai rider – in base a dati non ufficiali circa 3/400 in tutta la città – ci sono uno spazio ristoro, i servizi igienici, l’accesso ad attrezzature per piccoli interventi di riparazione della bicicletta, la possibilità di ricarica degli strumenti di lavoro (ad esempio il cellulare e la batteria della bici), ma anche sportelli informativi e di supporto su aspetti come l’ottenimento del titolo di soggiorno, la verifica di irregolarità contrattuali. Al di fuori dell’orario di apertura sono previsti corsi di formazione e workshop. “E’ una cosa molto buona – dice Sakib Md Safwan, rider 25enne originario del Bangladesj, da 3 anni rider per Just Eat – perché i rider che possono riposare un attimo tra un turno e l’altro, soprattutto chi sta fuori Firenze, ma anche per usare il bagno perché speso bar e ristoranti non lo permettono, e per questioni di sicurezza, per non dover rimanere in strada”.
Luigi Giove, segretario Cgil nazionale, ha spiegato il sindacato “ha deciso di finanziare questo progetto per due anni”, mentre il segretario della Camera del Lavoro Bernardo Marasco ha parlato di “Elementi di servizio ma sportelli informativi che possono incrementare i loro diritti ma soprattutto un luogo per socializzare, costruire il proprio protagonismo e battersi per i loro diritti”.
La sindaca d Firenze Sara Funaro ha parlato di “messaggio molto importante che Firenze dà sul fronte della tutela del lavoro, è una risposta a chi svolge un’attività che spesso coincide con la precarietà. Questi lavoratori avranno finalmente un luogo di riposo e di ristoro, uno spazio di aggregazione e socializzazione, ma anche occasioni di ascolto e confronto”.