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FIRENZE – Al Cinema La Compagnia torna il N.I.C.E.. New Italian Cinema Events, che l’11 dicembre chiude la 50 Giorni di Cinema con una serata dedicata al cinema irlandese. In programma due film di N.I.C.E. X IRISH FILM FESTA, frutto della collaborazione con il festival romano che dal 2007 porta il meglio del cinema irlandese in Italia.
“Da tre anni N.I.C.E. porta il nuovo cinema italiano in Irlanda. Il grande entusiasmo che il pubblico locale ci ha riservato ci ha stimolato a contraccambiare e proporre qui a Firenze due film irlandesi di alta qualità, arricchendo così l’offerta culturale della nostra città”- afferma Viviana Del Bianco, direttrice artistica di N.I.C.E.
Il programma parte alle 19.00 con North circular (2022) con il regista e produttore di Dublino Luke Mc Manus presente in sala. Si tratta di un documentario musicale che segue la North Circular Road di Dublino, esplorando la storia, la musica e i paesaggi di una strada che unisce alcuni dei luoghi più amati e famigerati del Paese. Raccontato in bianco e nero in formato 4:3 Academy, il film evoca molte narrazioni della storia della città e della nazione, dal colonialismo, alla salute mentale, alla lotta per la liberazione delle donne, affrontando anche questioni urgenti di oggi, inclusa la battaglia per salvare il leggendario Cobblestone Pub, centro del recente revival folk di Dublino, dalla distruzione per mano di cinici promotori immobiliari. La musica nel film è fondamentale, le canzoni sono strumenti per dare impulso alle narrazioni. Tra gli artisti locali della North Circular presenti nel film, Lisa O’Neill, John Francis Flynn, Séan Ó Túama, Eoghan O’Ceannabháin, Ian Lynch e Gemma Dunleavy.
Prosegue alle 21:00 con Lies we tell di Lisa Mulcahy (2023, 80’), tratto dal romanzo gotico “Uncle Silas” di Joseph Sheridan Le Fanu. Irlanda, 1864: in un castello isolato Maude, un’ereditiera orfana, è costretta ad affidarsi alla tutela del minaccioso zio Silas, sul cui passato pesano gravi accuse. L’uomo intravede la possibilità di far sposare Maude con il proprio figlio, l’inetto Edward, reclamando così l’eredità che ritiene gli spetti di diritto. Ma Maude è troppo acuta per farsi raggirare. Il film è un gotico irlandese tratto da un’opera di Le Fanu, il creatore della vampira Carmilla. Come altre eroine di romanzi ottocenteschi, Maud è un personaggio forte e, intrappolata in una situazione appartentemente disperata, mostra di possedere risorse inaspettate.