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Il Cielo e la Stanza #05 - La giustizia riparativa e la situazione in Toscana Redazione Novaradio
Il Cielo e la Stanza 05 – Giustizia Riparativa – 09122024
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Tra le novità della riforma della giustizia Cartabia c’è anche l’introduzione della cosiddetta “giustizia riparativa”, paradigma giuridico nato negli anni ’60 in Nord America e da allora diffusosi in molti sistemi giuridici, che ha alla base un concetto molto diverso di giustizia da quella tradizionale: non come pena da scontare in conseguenza della violazione di una fattispecie di reato, ma come riparazione dei danni individuali e sociali che si è provocati con la condotta illecita. “Si tratta di un percorso parallelo al procedimento penale – spiega Lorenzo Sciacca, presidente della cooperativa “La Ginestra” – che ha in appalto dal Comune di Padova il Centro di Giustizia Riparativache ha però il pregio di dare davvero voce alla vittima, all’autore di reato e alla comunità sociale.
Si tratta di un percorso volontario, attivo e libero che, con l’intervento di un mediatore imparziale ha l’obiettivo di un riconoscimento reciproco, di costruire una relazione reciproca e un legame con la comunità. Quando ha successo, si arriva ad un’azione riparativa. qualcosa che l’offensore, in pieno e libero accordo con la vittima, compie volontariamente ìn riparazione del danno provocato.
Un percorso che non è semplice né frequente: “I casi che abbiamo seguito sono una quarantina -dice ancor Sciacca – e siamo arrivato ad una mediazione per una quindicina circa. Se si guardasse al tasso di successo, tuti i Centri di Giustizia riparativa dovrebbero chiudere”.
In realtà in gran parte d’Italia molti di questi Centri devono ancora vedere la luce: la scarsità dei numeri delle mediazioni di giustizia riparativa è dovuta alla mancata attuazione della Riforma Cartabia. Quel che prevedeva è che ogni Regione individuasse un soggetto incaricato di dare vita ad un Centro di Giustizia Riparativa. L’implementazione è partita in ordine sparso con alcune esperienze più strutturate (il caso di Padova) ed altre più isolate (in Toscana alcuni progetti su Firenze e Pistoia), ma l’iter è stato sospeso 2 anni fa dall’UEPE (Ufficio esecuzione pene esterne) in attesa della nomina di una direzione ad hoc e della creazione di un Albo di mediatori autorizzati. La situazione si è sbloccata solo nelle ultime settimane, e in questa fase ogni Regione sta individuando i soggetti esecutori. In Toscana il progetto prevede la creazione di Centro di Giustizia Riparativa con competenza regionale, sarà composto da 6 mediatori, la cui organizzazione con tutta probabilità sarà affidata al Comune di Firenze, il quale a sua volta dovrà decidere se gestirlo in house o affidarlo in appalto ad associazioni, cooperative o altri soggetti riconosciuti. Pr la nascita del Centro GP toscano si dovrà attendere almeno il 2025: la riunione del tavolo istituzionale di coordinamento chiamato a sciogliere questi nodi, prevista in questi giorni, è stata rinviata a gennaio.