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TOSCANA – Uno sciopero generale che nel manifesto mette insieme “mille cose successe anche in momenti diversi”, un “pacchetto preconfezionato preparato da Cgil e Uil prima ancora di vedere i provvedimenti, frutto di una “scelta politica già fatta”, che “già di per sé non è un bene per delle organizzazioni che rappresentano i lavoratori”. Così la segretaria regionale della Cisl Toscana, Silvia Russo, definisce la mobilitazione proclamata per venerdì prossimo da Cgil e Uil, mettendo in fila i motivi per cui il proprio sindacato ha deciso di non aderire. Se da un lato dunque lo sciopero generale è troppo politico, spiega Russo, dall’altra la Finanziaria, pure con i suoi limiti, contiene anche cose positive: “Si tratta di 30 miliardi di manovra decisi non solo dal governo ma dal ripristino della legge di stabilità europea e dal debito accumulato a causa del super bonus, di cui 17,5 sono indirizzati ai lavoratori, dal consolidamento del taglio al cuneo fiscale agli accantonamenti destinati al rinnovo di molti contratti pubblici”.
Certo, i problemi non mancano: “Sulla sanità mancano dei soldi, ma mancano da 35 anni. Il governo delle risorse le ha messe, la coperta quest’anno è corta, non si può andare in piazza dicendo solo no” dice Russo. Che sullo scontro tra i sindacati e il Ministro Salvini sulla precettazione dice di non voler entrare nello specifico, ma aggiunge: “Dipende anche quanti scioperi si fanno, negli ultimi tempi ci sono stati molti scioperi nel tpl, e alcuni li noi abbiamo fatti anche insieme” a Cgil e Uil”. Riguardo invece il c.d. “decreto sicurezza”, Russo ricorda che anche la Cisl l’ha criticato ma “quella norma non siamo ancora riuscita a cambiarla, e metterlo dentro lo sciopero generale non ci sembra risolutivo”.