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FIRENZE – Un memorandum in cinque punti per contrastare la crisi della moda in Toscana è l’esito del tavolo di crisi che si è svolto stamattina nella sede della Regione Toscana con il presidente della Regione, Eugenio Giani. iani ha parlato di un “tavolo che si è sviluppato con la presenza dei parlamentari nazionali ed europei, una piena presenza, con la quale abbiamo focalizzato un intervento in cinque punti, un memorandum che a sintesi di questo incontro sto definendo”.
Il primo punto, ha spiegato Giani, riguarda la “questione degli ammortizzatori sociali, la necessità di passare dal decreto legge di ottobre a 12 mesi e ad un incremento dei fondi. Un secondo capitolo della formazione in cui siamo molto impegnati con Arti perché attraverso le formazioni si possa dare una prospettiva di riconversione delle professionalità”. Un terzo capitolo, ha continuato Giani, che “riguarda le relazioni industriali perché tutti noi ci siamo impegnati ad attivare i nostri canali in un comparto che in Toscana riguarda più di 100mila addetti, se ci mettiamo la pelletteria arriviamo a 115/120mila addetti con l’indotto, e che ci porta 6-7 miliardi di fatturato. In quarto luogo i fondi tosco-europei, ovvero quei fondi che possono essere dati alle imprese e che possono consentire un sostegno sulla ricerca, sullo sviluppo, sull’efficientamento energetico”. Infine Giani ha parlato di un quinto capitolo che è quello delle “moratorie sul credito e sugli adempimenti fiscali di cui soprattutto le piccole imprese possono godere”.
“Su questi cinque capitoli – ha concluso Giani – ci impegneremo con un memorandum per creare una traccia di azione in cui fare un gioco di squadra toscana, una sorta di ‘lobby toscana’ che a tutti livelli, parlamento nazionale, europeo, rapporti con i sindacati e le organizzazioni datoriali possa fare un’azione che si sviluppi in una logica di essere tutti uniti nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini”.