Sciopero alla Abb E-Mobility: “No ai 33 licenziamenti, si apra una tavolo per agli ammortizzatori sociali” – ASCOLTA

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SAN GIOVANNI VALDARNO (AREZZO) – Sciopero di due ore stamani con presidio davanti alla Abb E-Mobility di San Giovanni Valdarno, grande azienda costruttrice di sistemi per la ricarica di mezzi elettrici, dopo l’annuncio nei giorni scorsi dell’apertura di trentatré procedure di licenziamento ai danni di lavoratori con contratto a tempo indeterminato.

L’azienda nel giustificare fa riferimento a calo delle vendite e ad una congiuntura che si prospetta negativa, mentre per istituzioni e sindacati – presenti al presidio la sindaca disa Giovanni, Valentina Vadi e i rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm – la strada deve essere un’altra: “No ai licenziamenti, si apra un percorso che porti all’attivazione di ammortizzatori sociali” dice a Novaradio Ilaria Paoletti, responsabile per la Fim Cisl Arezzo. Anche perché la Abb non è la sola in crisi:  “Tenendo conto anche della Fimer, nata da una costola della Abb e anch’essa ancora in una situazione di difficoltà – aggiunge – c’è un intero distretto, quello dell’elettrico del Valdarno che va difeso e preservato”.