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TOSCANA – Partirà da inizio 2025 la sperimentazione della nuova sanità territoriale e di prossimità in Toscana: oltre 30 luoghi scelti di concerto tra Regione Toscana, assessorati alla sanità e al welfare e sindacati confederali dei pensionati in cui sarà operativa la nuova organizzazione della sanità territoriale e di prossimità disegnata grazie ai fondi Pnrr in campo sanitario e al Dm 77. Nell’area fiorentina i luoghi individuati sono la casa di comunità Firenze Le Piagge, l’ospedale di comunità Camerata e la Centrale operativa territoriale di Borgo San Lorenzo.
“Il sindacato pensionati ci pone una grande questione di difesa della sanità pubblica ed è uno stimolo per costruire nuovi modelli di assistenza territoriale” ha detto l’assessore al diritto alla salute e alla sanità della Regione Toscana Simone Bezzini illustrando le novità in un convegno a Firenze
Nell’incontro si è discusso anche della selibera ‘Nunziatina’, approvata dalla giunta regionale lo scorso luglio, che ha semplificato i percorsi di erogazione in regime di assistenza integrativa per i malati cronici.
“Come Spi Cgil Toscana abbiamo raccolto nelle piazze e nei mercati, giusto un anno fa, 127mila firme di cittadine e cittadini toscani ‘impazienti’ di vedere finalmente affermarsi nel paese una politica sociosanitaria all’altezza dei bisogni e dei cambiamenti in atto – ha dichiarato Alessio Gramolati della Spi Cgil Toscana -. Oggi, da quelle proposte si possono presentare i primi risultati”.
Viviano Bigazzi, segretario generale Fnp Cisl Toscana, ha affermato che serve “un sistema socio-sanitario che prenda in carico le persone, in particolare anziani e non autosufficienti, dando risposte e servizi ai loro bisogni”. ”
Sullo sfondo della nuova organizzazione della sanità territoriale però anche il tema della manovra 2024 del governo e del definanziamento della sanità: “Siamo di fronte alla peggior manovra finanziaria della storia in materia di sanità, peggio non potevano fare” ha detto l’assessore Bezzini: “Credo che nelle prossime settimane serva una grande mobilitazione popolare per far cambiare rotta a questo governo. La priorità è tutelare la sanità pubblica e il suo carattere universalistico”.