BRESCIA – Ha portato a perquisizioni domiciliari anche in Toscana l’operazione dei poliziotti della Questura di Brescia e in collaborazione con l’Ucigos scattata stamani che ha portato alla scoperta di una presunta “cellula” operante tra l’Italia e l’Albania, attiva nella propaganda e nel reclutamento di potenziali combattenti o persone disposte collaborare con lo Stato Islamico. Le altre perquisizioni sono state effettuate in Lombardia e Piemonte.
Tre gli arrestati: due persone di origine albanese, zio e nipote, rispettivamente residenti in Albania e in provincia di Torino. Il terzo è un ventenne di origine marocchina, anch’egli residente nel torinese, che sarebbe l’autore di un documento di propaganda pubblicato sul web rivolto al pubblico italiano, dal titolo “Lo stato islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare”
I tre erano in contatto, sia telefonico che tramite Facebook, con Anas El Abboubi, uno dei foreign fighters italiani che si troverebbe attualmente in Siria. Ad un quarto ragazzo, di origine italo-tunisine, che era stato “agganciato” da alcuni degli arrestati e convinto a partire per la Siria, sono stati ritirati i documenti e gli è stato notificato il divieto di espatrio.