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FIRENZE – Una grande iniziativa internazionale dedicata a Vasari in occasione dei 450 anni dalla morte che vede arrivare – o tornare – ad Arezzo oltre 100 opere tra inediti, pale monumentali e capolavori provenienti da luoghi come Metropolitan Museum of Art di NY, il Louvre, le Gallerie degli Uffizi, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, e altri oltre che da collezioni private. È la mostra “Vasari. Il Teatro delle Virtù”, visitabile dal 31 ottobre scorso al 2 febbraio alla Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo.
La mostra, inserita nell’ambito di “Arezzo. La città di Vasari”, sistema di celebrazioni dedicato all’artista e intellettuale nella sua città natale, è curata da Cristina Acidini in collaborazione con Alessandra Baroni e ha come filo conduttore l’utilizzo dell’allegoria con esposti manufatti altamente simbolici come la Chimera, in prestito dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Saranno 8 le sezioni in cui si articolerà il percorso espositivo, pensate per presentare in maniera esaustiva non solo l’opera di Vasari, ma anche la sua fittissima rete di relazioni e le novità di cui fu interprete e che avrebbero cambiato per sempre la storia dell’arte. Tra le opere in mostra quindi tavole, tele e disegni sia di Vasari che di artisti coevi e collaboratori, insieme a lettere, manoscritti e volumi a stampa provenienti dall’Archivio Vasari, oltre all’eccezionale presenza di imponenti pale d’altare.