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TOSCANA – Il fatto che il procuratore di Prato abbia detto che ci sono problemi di infiltrazioni malavitose in tutta la piana Firenze-Pistoia è una cosa che qualcuno no se la voleva sentir dire ma che i fatti stanno dimostrando ahimè quasi quotidianamente esistere, e questo è il problema dei problemi”. Così il segretario regionale Cgil Toscana, Rossano Rossi stamani ai microfoni di Novaradio torna sull’aggressione a Tahla, l’operaio 22enne originario del Pakistan preso a bastonate (7 giorni di prognosi) perché ha osato rivolgersi al sindacato (Sudd Cobas nel caso) per segnalare la situazione di sfruttamento lavorativo nella sua azienda, la ditta a conduzione cinese Vot International, con turni di 12/14 ore, lavoro nero e abusi da parte dei caporali.
“A lui va la nostra solidarietà” ribadisce Rossi, che ricorda però come si tratti di un’azione in cui tutti devono far quadrato, ricordando la presenza di complicità da parte di imprenditori e cittadini italiani: “C’è denunciare, da proteggere, stare attenti anche non sovraesporre i lavoratori” sottolinea. Per prima cosa bisogna sconfiggere l’omertà siamo dentro fino al collo in fenomeni malavitosi” dice Rossi, aggiungendo però anche che “certi episodi di violenza si spossano bene con il clima sdoganato da questo governo: quando questo governo fa il decreto rave, decreto Cutro e decreto sicurezza per cui anche se protesti pacificamente puoi essere manganellato, qualcuno può pensare che si va verso la legge del Far West”.