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CAMPI BISENZIO (FI) – Ad poco meno un anno dall’alluvione che ha devastato la Piana fiorentina portandosi via 8 vite umane, allagando migliaia di case e aziende per centinaia di milioni di danni, a Campi Bisenzio, epicentro della catastrofe, situazione è lontana da un pieno ritorno alla normalità: i lavori di somma urgenza agli argini del Bisenzio, della Marina e presso Villa Montalvo sono stati avviati ma solo in parte ultimati, mentre quelli per una piena messa in sicurezza del territorio da alluvioni future sono solo sulla carta: la Regione ha quantificato le risorse necessarie oltre il miliardo di euro, di cui almeno 300 milioni per cominciare, ma dal governo non c’è risposta.
Sul fronte dei danni ai cittadini, nonostante gli annunci, al momento gli unici ristori arrivati nelle tasche dei danneggiati sono i 3.000 euro di anticipo dei fondi della Regione, cui si devono aggiungere altri 5.000, che arriveranno solo a rendiconto ultimato (scadenza a fine anno).
Per ricordare quel disastro, ma anche che ancora tanto rimane da fare e sollecitare le istituzioni affinché arrivino ristori “dignitosi”, all’insegna dell’hashtag #maipiùalluvioni, il Coordinamento dei comitati dei cittadini (Comitato alluvionati 2023, Comitato Arca di Noè, Comitato Cetino-Campanelle, Comitato S. Maria-La Villa) ha indetto una fiaccolata: appuntamento sabato prossimo 2 novembre, dalle 21, con concentramento a Villa Montalvo e corteo che raggiungerà piazza Dante.
Tra le richieste, maggio impegno sulla sicurezza e meno burocrazia: “C’è bisogno che si completino i lavori di messa in sicurezza perché non avvenga mai più – spiega Luca Ballerini, del Comitato S. Maria – La Villa, che aggiunge: “Tanti stanno ancora completando i lavori di riparazione nelle case, chiediamo alla Regione più tempo per la rendicontazione”.