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FIRENZE – È fissato per oggi pomeriggio alle 17:30 l’incontro in Regione sulla vertenza GKN che arriva all’indomani della notizia confermata da QF della vendita, 7 mesi fa, dello stabilimento di Campi Bisenzio. “Una vendita intra-gruppo” ha spiegato QF, che servirà a pagare 4 milioni di emolumenti ai lavoratori (tra Tfr e ferie arretrate). “Di soldi i lavoratori non ne hanno visti, né tantomeno stipendi” la replica della Rsu.
Una notizia che ha spiazzato le istituzioni: “Sbigottito” si è detto il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri, mentre il consigliere per le crisi della Presidenza Valerio Fabiani ha detto che intende chiedere “chiarezza” all’azienda. Il governatore Giani oggi si è limitato a dire che la Regione continua ad essere impegnata nella ricerca di una soluzione.
A fronte dello sbigottimento mostrato dalle istituzioni, assai meno sorpresi sono apparsi i lavoratori e i loro rappresentanti, che da mesi segnalano i movimenti societari che facevano presagire ad un cambio di assetto della proprietà dello stabilimento: “Stupisce che un fatto” come la vendita “non sia stata noto” commenta stamani a Novaradio Dario Salvetti, del Collettivo di Fabbrica, rimarcando come l’operazione di vendita sia da inquadrare nel tentativo di mettere al riparo la QF in fallimento da sequestri dei suoi asset a vantaggio dei creditori.
E nel mentre già si parla di un’azione revocatoria da parte dei lavoratori contro la vendita: “Vedremo quali strumenti anche giuridici attuare, in questi casi le azioni giuridiche sono singole e non collettive” segnala Salvetti e aggiunge “quel che stupisce è che su questa vicenda non si sia interessata qualche Procura della Repubblica”.