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FIRENZE – Aumentano le illegalità nel settore della logistica in Toscana, salgono i casi di caporalato e sfruttamento, e nei cambi di appalto (40 in Toscana quest’anno) si perdono pezzi di salario e diritti: queste le accuse della Filt-Cgil regionale, che oggi a Firenze ha dato vita a un presidio di protesta davanti alla Prefettura. Il settore in Toscana occupa circa 50.000 addetti, ma secondo il sindacato non è semplice fare una stima esatta per via della volatilità delle aziende (mediamente le aziende che operano nella logistica hanno 7 dipendenti e una vita media di 6 anni).
“Occorre internalizzare il lavoro per migliorarne le condizioni e combattere le irregolarità”, sostiene la Filt-Cgil, secondo cui 21 inchieste a livello nazionale hanno portato al sequestro di 600 milioni di euro a aziende operanti nella logistica per evasione fiscale, contributiva e sanzioni per interposizione di mano d’opera. “In molte aziende che operano nella logistica – accusa il sindacato -, soprattutto in quelle operanti in appalti assegnati al massimo ribasso, si registra una tendenza che porta a massimizzare i profitti tagliando sugli investimenti, compresi quelli legati alla salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici”.