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FIRENZE – Sindacati di base in piazza sabato prossimo a Firenze per protestare contro il Ddl 1660, il cosiddetto “Decreto sicurezza”: l’iniziativa è promossa dall’Usb, con presidio dalle 10.30 davanti alla Prefettura in via Cavour, per cui il decreto rappresenta “un attacco diretto alle lavoratrici e ai lavoratori, ai migranti e a chi lotta per i diritti sociali nel nostro Paese, per il diritto alla vita e per la libertà del popolo palestinese” perché “non fa altro che inasprire le misure repressive introdotte anche dal centrosinistra” e “criminalizza ogni forma di dissenso”.
“Se questo decreto diventerà legge – avverte Dario Furnari, Usb – sarà sempre più difficile e rischioso organizzare scioperi, picchetti, occupazioni o qualsiasi altra forma di espressione del dissenso”.
Tra le misure del decreto contestate, la norma “anti Ghandi” che punisce le proteste con blocchi stradali e interruzione di pubblici servizi, e quella detta “anti No tav” che introduce l’aggravante per chi protesta contro le opere infrastrutturali strategiche. Ancora, il raddoppio delle pene per i reati di “imbrattamento e antidecoro”; il nuovo reato di “resistenza passiva” durante le manifestazioni; l’inasprimento delle pene per l’occupazione di immobili e terreni, l’estensione del “Daspo urbano” a nuove fattispecie di comportamenti; l’ampliamento delle ipotesi di possibilità di arresto in c.d. flagranza differita;
Nel decreto anche altre norme fortemente criticate, come la previsione della reclusione in carcere anche per le madri incinte e con figli/e al di sotto di un anno di età (la c.d norma anti borseggiatrici rom); il divieto di vendita di SIM per cellulari a stranieri non in regola con il permesso di soggiorno; la messa al bando della “cannabis light”.