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TOSCANA – Entra in vigore oggi l’obbligo della “patente a punti” per le imprese e i lavoratori autonomi (esclusi architetti, ingegneri etc), la misura annunciata dal governo dopo la strage del cantiere di via Mariti del febbraio 2023 in cui sono morto 5 operai stranieri. Si parte da 30 punti, che possono essere incrementati ulteriormente in base agli anni di anzianità dell’azienda, al numero dei dipendenti regolarmente assunti, ai corsi di formazione in materia di sicurezza svolti; in caso di violazione delle norme sul lavoro si perdono punti, fino a 20 in caso di lesione permanente o morte di un lavoratore; ulteriori decurtazioni ci sono in caso di grave colpa da parte dell’azienda. Se si scende sotto i 15 punti, scatta la sospensione dell’attività fino a 12 mesi.
“Secondo noi questa è una misura insufficiente – commenta in una nota il segretario generale della Uil Toscana Paolo Fantappiè – una vita umana non può valere 15 punti”, “se un’azienda viola le norme sulla sicurezza va fermata, non deve più lavorare. Addirittura in caso di infortunio mortale in cantiere basterebbe un corso sulla sicurezza per poter tornare a lavorare. Non possiamo sviluppare un sistema identico a quello del codice della strada”. Continua Fantappiè sottolineando che “come Uil non avevamo chiesto questo al governo e non possiamo accettarlo, soprattutto dopo le recenti tragedie sul lavoro, come quella del cantiere di via Mariti a Firenze dello scorso febbraio”.