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BAGNO A RIPOLI – Procede la ristrutturazione delle palazzine della tenuta di Mondeggi grazie ai fondi Pnrr veicolati dalla Città Metropolitana, che prevede uno stanziamento complessivo di 57 milioni di euro per la riqualificazione della villa e di 5 case coloniche al centro di 170 ettari di terreni agricoli con l’obiettivo di ospitare funzioni pubbliche e sociali da affidare ad associazioni del territorio . Il progetto di recupero ha permesso di scongiurare la vendita di Mondeggi a privati – più volte perseguita dalla MetroCittà – e superare il braccio di ferro con gli attivisti riuniti nel collettivo “Mondeggi Bene Comune”, che dal 2014 hanno occupato e autogestito la proprietà, promovendo le attività agricole e coinvolgendo la cittadinanza in moltissime iniziative. L’accordo prevede che i lavori, iniziati nel 2024, si svolgano senza mai far venire meno la presenza degli occupanti in parte delle coloniche (in particolare in quella di Cuculia). Un elemento che però, spiegano i rappresentanti, potrebbe venire meno, almeno stando a quanto i tecnici dei lavori hanno prospettato proprio agli occupanti: all’origine, mere “questioni tecniche”, cioè di organizzazione dei lavori.
Una questione su cui è necessario fare chiarezza, per vedere se si possono trovare soluzioni alternative: ecco che dunque il collettivo di Mondeggi Bene Comune ha deciso di convocare un’assemblea pubblica, in cui fare il punto delle situazione, informare la comunità che sostiene l’autogestione, e rilanciare le richieste alla politica. L’appuntamento è fissato per domani, dalle 15, alla Casa del Popolo ARCI di Ponte a Ema.
“Finora con i tecnici abbiamo avuto un rapporto di ottima collaborazione – spiega a Novaradio Vanni del collettivo – ora però è necessario avviare un’interlocuzione a livello politico, con le istituzioni”. Tanto più che siamo alle porte della rielezione del Consiglio della Città Metropolitana di Firenze, alla cui guida siederà un nuovo sindaco: Sara Funaro. “Chiediamo pubblicamente alla Città Metropolitana di Firenze l’avvio al più presto di un tavolo di co-progettazione e uno spazio di confronto” si legge nella lettera di convocazione dell’assemblea.
Tre sono i punti irrinunciabili, come spiega anche Vanni del collettivo a Novaradio: che i lavori vadano avanti mantenendo il presidio fisso degli occupanti per gestire le attività agricole e di accudimento degli animali e la continuità abitativa e sociale di “Mondeggi Bene Comune”, e il coinvolgimento nella co-progettazione con l’assegnazione di terra e casolari del progetto Mondeggi 2026.