FIRENZE – Undici giorni di programmazione, 29 eventi, 115 artiste e artisti, dieci location tra cui il main stage (completamente gratuito) di piazza del Carmine: dal 4 al 15 settembre torna il Firenze Jazz Festival, giunto alla settima edizione.
Tra gli eventi attesi e presentati a Palazzo Vecchio, quello con Karima e il progetto ‘Bacharach forever’, in calendario il 6 settembre sul palco dell’Anfiteatro della Limonaia di Villa Strozzi. Il 12 settembre ci sarà il concerto di Simona Molinari.
In piazza del Carmine, dal 13 al 15 settembre, sono in programma tre giorni di concerti completamente gratuiti: si parte venerdì 13 con i Rumba de Bodas mentre il giorno successivo il protagonista sarà il sassofonista italiano Francesco Bearzatti che presenterà a Firenze il suo nuovo album ‘Post Atomic Zep’. Il 15 settembre il finale di piazza del Carmine è con Tun feat. Dub Fx.
La manifestazione è organizzata da Centro Spettacolo Network Soc. Coop., in partenariato con Music Pool, Musicus Concentus e in collaborazione con Empoli Jazz.
Sono 115 tra artisti e artiste, 29 eventi, tanti luoghi diversi, dal Forte Belvedere a Piazza del Carmine, dal Torrino di Santa Rosa fino ad eventi che si svolgeranno anche fuori dalla città. Molti eventi sono ad ingresso gratuito, gli altri comunque a prezzi accessibili. “Obiettivo – ha spiegato il direttore artistico Francesco Astore – è andare oltre le esibizioni singole dei grandi artisti, e fare in modo che chi va ad ascoltare un musicista ne scopra altri”.
“E’ bello vedere tanta qualità artistica e un interessante aspetto di ricerca musicale di contaminazione, dagli omaggi ai grandi maestri del jazz fino alla ricerca di nuove formule che vengono proposte in questo festival che ormai è diventato una realtà solida che vogliamo far crescere ancora di più nei prossimi anni” ha detto l’assessore alla Cultura Giovanni Bettarini.
Tra le location anche il Forte Belvedere, che quest’estate è tornato ad ospitare musica e concerti e non più solo mostre d’arte. Un palcoscenico che l’assessore intende valorizzare anche nei prossimi mesi: “Anche d’inverno” dice, riaprendo un capitolo – quello dell’uso del Forte neinmesi più freddi – da anni rimasto in un angolo.