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TOSCANA – Il sistema sanitario della Toscana ha programmato una serie di aperture straordinarie, anche la domenica, dei servizi trasfusionali dove donare plasma, sangue e piastrine. L’estate, spiega la Regione, è il momento più delicato dell’anno: i bisogni rimangono costanti, ma le donazioni diminuiscono.
I numeri della Toscana sono incoraggianti: i donatori sono circa 110 mila, e il trend post Covid è in risalita. Nel 2023 In Toscana sono state superate le 206mila donazioni e anche il trend registrato nei primi mesi del 2024 è positivo, con una crescita anche della donazione di plasma. “Quest’anno per il secondo anno di filala Toscana non ha avuto bisogno di chiedere sangue da altre Regioni, e questo è un segnale positivo” spiega la direttrice del Centro Toscana Sangue, Simona Carli, che però aggiunge come il problema è il ricambio generazionale: “I donatori invecchiano, e ogni anno sono più i settantenni che escono che i giovani che entrano”. “Dobbiamo far capire che donare è figo: è meno doloroso di un tatuaggio, ma ogni sacca donata può contribuire a salvare fino a tre vite: il sangue intero per le emergenze, plasma per le persone affette da particolari patologie come l’emofilia, e le piastrine per i pazienti con problemi di coagulazione”
L’elenco dei luoghi dove è possibile andare a donare è disponibile sul sito della Regione (https://www.regione.toscana.it/-/strutture-trasfusionali) dove si spiega anche come prenotarsi. La donazione di sangue, ricorda la Regione, è aperta a tutti i cittadini, italiani e stranieri. Occorre avere almeno 18 anni e non più di 70, buona salute, corretti stili di vita e un peso di almeno 50 chili. Si può donare sangue ad intervalli di tre mesi (ma non più di due volte l’anno per le donne in età fertile), mentre per il plasma ci si può recare nei centri anche più frequentemente.