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Eleuterio Grieco, UilPa
FIRENZE – Secondo suicidio in dieci giorni nella casa circondariale di Prato, dove ieri un 35enne tunisino, con problemi di natura psichiatrica, si è impiccato nella sua cella del reparto isolamento. Il numero di suicidi dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane ha raggiunto la drammatica cifra di 66 decessi.
“La situazione di Prato non è nuova, viene da un’anno e mezzo”, spiega a Novaradio Eleuterio Grieco di Uilpa. “Avevamo già segnalato delle criticità per quanto riguarda la gestione di quell’istituto che in questo momento è il più sovraffollato in Toscana e con la maggiore carenza di personale. Ci sono quindi grosse carenze dell’amministrazione regionale del carcere”. E per quanto riguarda il così detto decreto svuota carceri secondo Grieco “È fuffa. Solo in Toscana mancano 800 agenti, e il decreto prevede 1000 nuovi assunti in tutta Italia. Avrà degli effetti negativi per la polizia penitenziaria e catastrofici per quanto riguarda i detenuti”.
“È successo ancora: un’altra persona si è tolta la vita nel carcere della Dogaia a Prato. Si tratta del quarto suicidio in poco più di sette mesi all’interno di questa struttura carceraria, il 65mo nel nostro Paese. Abbiamo davanti a noi una situazione tragica che chiede un intervento immediato”, aveva scritto ieri il portavoce del Pd Toscana Diego Blasi in merito al suicidio di un detenuto 35enne nel carcere di Prato. “Alla Dogaia – aggiunge in una nota -, le condizioni di vita, tra blatte e cimici dei letti, celle senza docce e temperature roventi, la mancanza di adeguato supporto psicologico e il sovraffollamento stanno contribuendo a una situazione insostenibile. Le parole nei giorni scorsi della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti sulla struttura definita ‘accettabile’ sono sconcertanti, così come la bocciatura di oggi, da parte della maggioranza, dell’odg che chiedeva al governo di intervenire per sanare la situazione di crisi della Dogaia”.