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TOSCANA – Nuovo suicidio nelle carceri toscane: sabato scorso si è tolto la vita un 26enne recluso nel carcere della Dogaia di Prato – è il 60/esimo dall’inizio dell’anno in Italia, il 5/o nella nostra Regione. L’uomo, che ha approfittato di un momento in cui era solo in cella per l’estremo gesto, avrebbe dovuto finire di scontare la sua pena nel 2032. Dopo la notizia del decesso nel carcere è scoppiata una protesta, rientrata solo dopo molte ore.
L’episodio riporta all’attenzione la drammatica situazione della vita in carcere, dove tra mote ombre ci son anche spiragli di luce che filtrano tra le sbarre, principalmente grazie ai progetti che, grazie alle attività intra- ed extra-carcerarie di varia natura – corsi di istruzione, formazione, e a attività culturali in genere – stabiliscono un collegamento tra i reclusi e la realtà esterna.
E’ il caso delle “letture ad alta voce svolte ormai da molti anni da alcuni volontari nel quadro di un progetto di Arci Firenze realizzato in collaborazione con il CPIA1 di Firenze (che gestisce la scuola di Sollicciano) e la direzione del carcere: da 5 anni a questa parte, da ottobre a maggio, inizia una “maratona” di lettura a tappe rivolta ad un gruppo di alcune decine di reclusi: tra i titoli scelti negli anni scorsi, “Sostiene Pereira” di Antonio Tabucchi o “Senza mai arrivare in cima” di Paolo Cognetti.
“La lettura ad alta voce serve soprattutto ai detenuti stranieri a familiarizzare di più con la lingUa italiana, e rappresenta una finestra che si apre sul mondo” racconta stamani a Novaradio Francesco Giannoni, Arci Firenze, che spiega: “Quest’anno il libro scelto è stato ‘Azadi’ in cui la viaggiatrice e scrittrice Alessia Piperno, incarcerata per due mesi in Iran con l’accusa di aver partecipato alle rivolte contro il governo, racconta la sua storia. Per la prima volta abbiamo scelto un libro che parla di carcere, e questo ci ha permesso di infrangere con alcuni detenuti quello che è un argomento tabù”. Come dire, la cultura apre davvero le porte a prospettive inedite. Ad esempio con l’incontro tra reclusi e scrittori: come avvenuto infatti per Cognetti due anni fa, Giannoni annuncia che a settembre prossimo anche Alessia Piperno ha deciso di incontrare i detenuti che per un anno hanno “ascoltato” il suo libro: a meno di imprevisti, l’incontro è in programma il 22 ottobre prossimo.