Il 20 e 21 luglio il Movimento No Base torna al Presidio dei Tre Pini a Pisa per dire no, al nuovo progetto di una base militare a Pisa, come prevede un nuovo decreto legge che il Governo ha già firmato ed è all’esame delle Commissioni parlamentari. Un progetto che rispetto al precedente di Coltano passa da 73 ettari a 140. Una base diffusa che si estenderebbe lungo il parco di San Rossore – in particolare nell’area ex Cisam – fino ad arrivare a Pontedera. un investimento che aumenta esponenzialmente da 190 milioni di euro a 520, che già sono stati sottratti in parte dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione che servirebbe ad intervenire sulle diseguaglianze sociali e dal Fondo per l’Edilizia Pubblica.
“Saranno due giorni ricchi di iniziative che serviranno per imbastire la mobilitazione contro questo progetto da fare da settembre in poi” ha spiegato a Novaradio Daniele Iannello della Lista Una città in Comune e attivista del Movimento No Base.
“Questo è un progetto che si inserisce in una fase storica caratterizzata dall’escalation bellica globale e dalla conversione verso un’economia di guerra che drena sistematicamente risorse dal sociale al militare – si legge nelle motivazioni della mobilitazione prevista questo fine settimana – Questa base militare non risponde all’esigenza della collettività. Essa è funzionale al rafforzamento di un hub logistico-militare per le missioni all’estero, svolte nell’interesse delle compagnie energetiche e della NATO, mentre agli abitanti lascia solo i conti in rosso e un territorio impoverito, contaminato e meno sicuro, come l’allerta sicurezza diramata nelle ultime settimane sulle infrastrutture militari tra Pisa e Livorno dimostra”.