FIRENZE – Il Consiglio regionale ha approvato ieri a maggioranza (voto a favore di Pd, Italia Viva e Movimento 5 stelle e voto contrario di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e gruppo Misto Merito e Lealtà) le due proposte di deliberazione presentate da Partito democratico, Italia viva e Movimento 5 stelle per l’indizione del referendum abrogativo della legge nazionale 86 del 2024 (Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione), per chiedere l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Una prevede l’abolizione totale della legge nazionale, mentre l’altra, predisposta nell’eventualità che l’abrogazione totale non fosse ritenuta ammissibile l’intera abrogazione, ne prevede l’abrogazione di un’ampia parte.
In entrambi i casi, il Consiglio regionale dà mandato al presidente dell’Assemblea legislativa di comunicare la presente deliberazione ai Consigli regionali di tutte le altre Regioni, con invito all’adozione di un uguale atto affinché si possa dare seguito all’iniziativa referendaria.
Intanto si è costituito anche in Toscana il Comitato referendario promotore della raccolta firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. Ne fanno parte le sigle che formano la rete della Via Maestra (Cgil, Coordinamento Democrazia Costituzionale, Acli, Anpi, Arci, Libera, Legambiente, Cittadinanza Attiva e Cnca), Uil, partiti di opposizione al Governo nazionale, associazioni.
“E’ una legge che va verso la costruzione di due Italie e di una dimensione di spaccatura complessiva del nostro paese – spiega ai nostri microfoni Simone Ferretti Presidente di Arci Toscana, tra i promotori del Comitato – e su questo siamo riusciti ad interloquire in maniera positiva non solo con le associazioni con le quali condividiamo questo percorso ma anche con la dimensione più prettamente politica, dei partiti, che viene rappresentata dal voto del Consiglio regionale.
Dal 20 luglio, il Comitato e i soggetti che lo compongono inizieranno le raccolte firme per il referendum abrogativo.