FIRENZE – “Stiamo lavorando con grande concentrazione, rispetteremo i tempi che abbiamo assunto come impegno: nel 2028 ci sarà il completamento del sottoattraversamento e della stazione Belfiore”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Rfi Gianpiero Strisciuglio in occasione di un sopralluogo al cantiere dell’Alta velocità di Firenze con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Dopo l’ultimazione dei lavori – ha aggiunto – c’è la fase di messa in esercizio che compete anche ad autorità preposte a questo”. A chi gli chiesto se ci siano ritardi sugli scavi Strisciuglio ha risposto: “Siamo in un range perfettamente riassorbibile per il rispetto dei tempi che abbiamo detto, quindi, nel 2028 ultimiamo i lavori”.
A parlare di ritardi è il coordinamento No Tunnel Tav che ieri in una nota spiegava come “dal cronoprogramma di Rfi risulterebbe che lo scavo della prima galleria fino alla stazione Foster doveva essere già concluso, mentre invece restano da scavare circa 2 chilometri. Questi ritardi come incideranno sui tempi e sui costi di realizzazione? Questi problemi comporteranno aumenti dei costi; si è valutato a quanto ammonterebbero?”. Il comitato spiega pure che secondo “indiscrezioni sempre più insistenti da Cavriglia (Arezzo), dove dovrebbero essere conferite le terre di scavo, le piazzole per la maturazione delle terre stesse sono insufficienti e hanno già costretto a soste e ritardi negli scavi. Le stesse voci ci dicono anche che non ci sono problemi per la degradazione degli additivi usati, ma che le terre hanno grosse difficoltà a liberarsi dell’acqua di cui sono intrise e ciò non consentirebbe la realizzazione della collina-schermo prevista”. Ne abbiamo parlato stamattina con Tiziano Cardosi, del comitato No Tunnel Tav.
A rispondere sul tema dei ritardi anche il presidente Giani che afferma: “Io vedo la bellezza e l’importanza dei lavori che vengono fatti per Firenze. A me sembra siano andati molto veloci. Da ottobre si è scavato per 1075 metri sotto il supermercato di via Masaccio, le case del quartiere delle Cure, sotto viale Don Minzoni. E chi se n’è accorto? Nessuno. Chi ha visto un camion con la terra tolta e andata a Cavriglia? Nessuno perché è stata portata via con dalle Ferrovie. Ci si rende conto del lavoro eccezionale che si sta facendo senza nessun fastidio per la cittadinanza? Firenze – ha concluso – diventa capitale dell’innovazione, della tecnologia, dell’opera architettonica che sarà la più bella degli ultimi anni in Italia”. Sulle terre di scavo invece il governatore non è entrato nel merito.
Giani ha invece spiegato come l’alta velocità avrà un impatto positivo sul trasporto pubblico: “Oggi arrivano a Firenze 414 treni regionali al giorno al giorno, portando l’Alta velocità su questi binari, i treni regionali passeranno a 616, oltre 200 in più al giorno. E’ un salto di qualità nel trasporto pubblico della Toscana e per tutti i pendolari che non avranno più problemi di due ore di ritardo perché l’Alta velocità passa prima del treno regionale”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, in occasione di un sopralluogo al cantiere dell’Alta velocità di Firenze con l’amministratore delegato di Rfi Gianpiero Strisciuglio. “I treni in più saranno in vigore da quando entra in esercizio tutto, nel 2028 “, ha poi precisato Giani . Per Giani, il cantiere Tav di Firenze “sta cambiando il volto della città. Per realizzare il nodo dell’Alta velocità di Firenze, “la talpa Iris ha fatto da ottobre scorso 1075 metri di tunnel, il pezzo più delicato di Firenze: da Firenze Campo di Marte passando per Ponte al Pino a 5-6 km sotto terra, sotto case e supermercati, passando dal quartiere delle Cure, tra i più abitati di Firenze. Siamo passati bene, il ventre di Firenze che non era mai stato violato ha reagito positivamente ai lavori. Ora la talpa è a 20 metri di profondità, scenderà fino a 24 metri. Entro l’anno il tunnel arriverà” dove ci sarà la stazione Belfiore.