FIRENZE – Con l’approvazione del Piano operativo del Comune di Firenze, “debbono ritenersi cessati gli effetti pregiudizievoli prodotti dall’adozione della variante al regolamento urbanistico” che introduceva il divieto degli affitti brevi nell’area Unesco di Firenze. “Il ricorso va, pertanto, dichiarato improcedibile”: Così il Tar della Toscana pronunciando nel merito della questione degli affitti brevi nel centro storico di Firenze. Per il Tar il ricorso è “improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse”: avendolo Palazzo Vecchio escluso dal Poc il divieto degli affitti brevi non sopravvive.
Il Tar spiega che “non ha fondamento l’idea del Comune di Firenze secondo cui il procedimento di variante al regolamento urbanistico sarebbe insensibile alla sopravvenuta approvazione del nuovo piano operativo, ancorché inefficace. Aderire a tale prospettazione equivarrebbe ad avallare il frazionamento artificioso dell’attività di governo del territorio per il tramite della coesistenza di discipline difformi portate da fonti formalmente autonome, e l’utilizzo distorto delle misure di salvaguardia originate dalla variante al regolamento urbanistico, non più giustificate alla luce della sopravvenuta disciplina di piano operativo”. Si afferma inoltre che “la pianificazione urbanistica richiede scelte univoche e non tollera la coesistenza di regole contraddittorie la cui composizione finirebbe per restare affidata a criteri arbitrari e incerti ‘riallineamenti’ futuri”.
La delibera urbanistica di Palazzo Vecchio sugli affitti turistici brevi, fortemente voluta dall’allora sindaco Dario Nardella, aveva ricevuto l’ok del Consiglio comunale lo scorso 2 ottobre, soprattutto grazie ai voti di Pd e Lista Nardella. In quell’occasione votarono in modo contrario Iv, il centrodestra e il gruppo Centro. Schierati contro la delibera Codacons, Confedilizia, Apartments Florence insieme a Property Managers Italia che a suo tempo spiegarono di aver dato mandato con “altri 30 esponenti, tra persone fisiche e giuridiche” ai propri legali “di adire un ricorso al Tar contro la mossa antidemocratica del Comune di Firenze”. Il 9 maggio scorso l’udienza davanti al Tar che si era poi riservato la decisione depositata ora.
Esulta il Codacons che in rappresentanza di diversi proprietari di immobili ubicati nel centro storico di Firenze, aveva promosso il ricorso al Tar contro l’ordinanza. “Netta vittoria degli imprenditori e di tanti cittadini, con una sconfitta e una figuraccia storica di Palazzo Vecchio”, dice Lorenzo Fagnoni, presidente di Property managers Italia.
A parlare anche le opposizioni a sinistra in Palazzo Vecchio: “L’ex sindaco” di Firenze Dario Nardella “ha usato ancora la città per avere visibilità a livello nazionale e farsi un po’ di campagna: a farne le spese, è Firenze, che, per effetto di questa variante poi finita nel nulla, ha visto aumentare il numero di affitti turistici dentro e fuori il centro storico, ha creato una nuova rendita legata al mattone con il ‘condono’ dei 13.000 appartamenti che già erano sul portale, regalandogli una destinazione ad uso turistico”. È quanto afferma la consigliera comunale di Firenze Democratica Cecilia Del Re dopo la sentenza del Tar sulla delibera relativa al divieto di affitti brevi nell’area Unesco del centro di Firenze.
“Non serve a nulla dire “lo avevamo detto””, commenta Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune, “evidentemente dovevamo essere più efficaci come gruppo di opposizione, la responsabilità politica che il PD si è assunto nel togliere dal nuovo Piano Operativo gli strumenti scelti per normare gli affitti brevi, che avevamo chiesto di estendere a tutta la Città. Ricordiamo bene come è andata. Un teatrino tra vecchio e nuovo testo, con emendamenti, auto emendamenti e polemiche tutte interne al centrosinistra. In sostanza la questione è stata affidata ai tribunali e il TAR dice: “non sta a noi sostituirci al Comune”. Nardella chiederà scusa? O ormai è a Bruxelles? Non c’era assessorato all’urbanistica assegnato in quei mesi e ancora non c’è la nuova Giunta. In fondo però delle scuse la Città se ne fa poco, anche perché già lo vediamo il PD vantarsi di aver vinto le elezioni. Il testo però del TAR è chiaro. La pianificazione urbanistica richiede scelte univoche e complessive. Non riguarda solo l’urbanistica, aggiungiamo noi.”
La sentenza non scoraggia invece la neo sindaca Sara Funaro: “Andiamo avanti senza indugio: nella prima seduta utile della giunta porterò l’approvazione della variante per ribadire lo stop agli affitti brevi. Rimane l’inerzia di un governo indifferente rispetto ai problemi di overtourism”. Né l’ex sindaco Nardella: “Una buona notizia: il Tar Toscana si è espresso sulla delibera del Comune di Firenze sul blocco degli affitti turistici brevi e non è arrivata nessuna bocciatura, dunque nessuna dichiarazione di illegittimità”. È quanto scrive, su X, l’europarlamentare Pd. “Questo significa che il Comune potrà perfezionare il processo per rendere le misure definitivamente efficaci, come ha dichiarato giustamente Sara Funaro”