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luca maggiora 05072024
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Sara Funaro 05072024
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FIRENZE – “Quella accaduta ieri è una tragedia che fa parte di una lunga, dall’inizio dell’anno sono già 53 le persone che si sono tolte la vita nelle carceri. Non è più tollerabile ed è dipendente da una non scelta politica. Non possiamo più far finta di niente, non lo facciamo da tanto tempo, ma la nostra voce è totalmente inascoltata. L’unico appello forte che possiamo fare è invitare pubblicamente il ministro Nordio e la presidente Meloni a partecipare ad una giornata dentro Sollicciano, per capire cosa è Sollicciano. Faccio questo invito senza alcuna retorica” per vedere come è la situazione “e allora dovranno assumersi delle responsabilità. Non è possibile andare avanti così”. Così Lucca Maggiora, presidente della Camera penale di Firenze, intervenendo oggi davanti al carcere fiorentino di Sollicciano dopo che ieri un detenuto di 20 anni si è tolto la vita. “I detenuti sono persone affidate alla tutela dello Stato – ha aggiunto -, e quando lo Stato non riesce a garantire la vita di queste persone è responsabile della loro morte. Queste persone si suicidano perché non sono in grado di stare degnamente e dignitosamente dentro una struttura carceraria. E non parlo solo dei detenuti ma anche degli agenti, che vivono in condizioni altrettanto disumane. Qui non è a norma a niente”. Per Maggiora “smettiamola di parlare ed iniziamo a fare qualcosa di concretamente serio. Intervenga il Dap, il ministero, il governo, intervenga chi ha il potere di farlo. Nell’ultimo decreto che parrebbe uscire dal governo non trovano spazio le richieste che stiamo avanzando da tanto tempo, ci vuole una riforma decisa e decisiva” delle carceri.
E oggi al carcere di Sollicciano si è presentata anche ka sindaca di Firenze Sara Funaro, per una visita insieme ai deputati Pd Emiliano Fossi e Federico Gianassi e di M5s Andrea Quartini.
Funaro ha auspicato che “dal governo vengano a visitare Sollicciano per vedere quali sono le condizioni e si possano sbloccare gli interventi”. “Sono troppi i suicidi nelle carceri, – ha aggiunto – serve un’attenzione particolare e misure che danno attenzione su questo e che lavorano sulla prevenzione e sulle condizioni in cui si vive in carcere. Ieri sono stata sempre in contatto con la direttrice del carcere e la prefettura per vedere l’evoluzione della rivolta interna che per fortuna si è fermata”. Per Funaro “ci sono tante questioni che vanno affrontate all’interno di Sollicciano, le cui condizioni strutturali sono drammatiche. Sono anni che lo stiamo sottolineando e dicendo che servono interventi strutturali”. “Io sono dell’idea che Sollicciano andrebbe rifatto completamente – ha osservato ancora – ma nel frattempo almeno servono dei lavori. So che alcuni lavori erano partiti ma sono fermi dal febbraio 2023, c’è la necessità di riaccelerare.”. Poi, ha detto ancora, “c’è una popolazione carceraria multiproblematica e serve sempre una maggiore assistenza delle persone dal punto di vista sanitario. Mi aspetterei un’attenzione da parte del governo perché la situazione di Sollicciano è da tanto tempo che deve essere risolta. Come amministrazione abbiamo sempre investito e continueremo a farlo sempre di più per quella che è la parte in cui possiamo farlo, con i progetti di inclusione. Dall’altra parte però se non si interviene sulle condizioni strutturali del carcere, che è un ambiente degradato, il disagio delle persone che entrano aumenta. Non c’è solo un problema per i detenuti ma anche per chi lavora in carcere”. Ad interrompere le parole di Funaro e della delegazione di parlamentari le proteste di alcuni parenti e amici di detenuti , lamentando le condizioni di vita all’interno di Sollicciano.